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gratissima in caso che mi annoiassi, il che succederà certo, dovendo stare tutto il giorno fuori di casa.
Giacomo ne scrive di venire in questo mese. Dimmi i tuoi compagni: ti abbraccio e ti bacio un’altra volta, Marianna mia.
LIV
ALLA STESSA
a Novara
7 dicembre (1834)
Marianna mia,
Una volta ad un mio amico lontano da me, e fuori di stato scriveva in questo modo, e le mie lettere, o sieno i miei biglietti gli giungevano felicemente1. E perchè mi sono detta a me stessa, non farò così anche a chi sta a Novara? io credo che non vorrà dispiacere questo filantropico pensiero, seppure il diavolo non vi si mette in mezzo onde non farlo riuscire nel suo scopo.
Marianna mia, dimmi prima di ogni cosa, come stai? come sta il tuo raffredore? hai sofferto nel tuo viaggio? Oh quanto mi ha afflitto la tua ultima di Bologna in cui mi parlavi dell’ostinatissimo tuo raffredore!
- ↑ Mandava questa lettera acclusa in un giornale.