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Vengo dall’avere assistito alla monocazione di una cara giovine, ove ho pianto assai, ed ove ho attinto pensieri stranissimi. Pure con tutta questa stravaganza di pensieri, non posso pensare senza palpitar di dolore che la Malibran verrà a Sinigaglia e ch’io non la sentirò. Fino a tanto che i fogli non ne hanno data la sicurezza, ho fatto sempre voti ardentissimi perchè non fosse vero ch’essa venisse qua, ora pensa che ho sempre una spina al cuore, ed una melanconia da non poter reggere sentendo sempre parlare di lei senza sperare di vederla. Un’altra cosa pure ch’io bramerei tanto di vedere, sarebbe..... le gambe della mia amica quando sosterranno un Romeo.
Oh si io verrei apposta a Livorno per vederla in devoto pellegrinaggio. Intanto ti raccomando lo studio della scherma, il quale servirà a farti diventare cavaliere perfetto ed intrepido. S’io potessi verrei con grandissima allegrèzza a sollevarti dalle tue faccende domestiche, e siccome io sono molto attiva, credo che ne sbrigherei molte e lascierei a voi, ragazze mie, il tempo per istudiare e per iscrivermi più spesso. Che ne dici? Se mi vuoi, dimmi una parola.... ed io vengo tosto ma col patto di seguirti sempre e di non lasciarti mai come vorrebbe fare il tuo innamorato.
Sono impaziente di sapere ove andrai dopo Livorno; non vorrei che andassi a Messina perchè è troppo lontana, ma se vedi Giacomo digli.... anzi non gli dir niente, chè siamo inquieti con lui. Egli ne avea promesso di venir qua a primavera, e poi non viene e non scrive mai.