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qualità tutte, si di esso che del tuo spirito...... ma non poteva essere che per affetto mi nascondessi la verità? Se tu sapessi quello che noi tutti proviamo allorchè passano i mesi senza avere lettere di Giacomo, vedresti che vi è luogo allora a credere per vere le notizie le più assurde.

Non aveva io sentito nè pure una parola della lettera di Giordani, nè del supposto di lui arresto ed avrei caro assai che mi dicessi qualche cosa più in particolare, e, se si potesse avere quella lettera, tanto meglio1. Ma che, Giordani ha perduto la testa affatto?

Per commissione altrui bisogna ch’io ti preghi di un favore, ed è di sapermi precisamente dire l’età del cavaliere Rusconi, direttore della posta di costi. Io credo che non ti sarà molto difficile il saperlo, ma io te ne ringrazierò come se ti avesse costato assai.

Dunque andrai a Livorno il carnevale ? vorrei che quel soggiorno ti fosse grato come quello di Pisa, e di Arezzo e di tutti quei luoghi ove sei stata il meglio accolta. Saprò una volta i tuoi compagni, che adesso non so quali siano perchè quell’impertinente di Nina dice di non potermeli dire non sapendoli nè meno essa, come se questa fosse una ragione sufficiente..., E giacchè ho nominato quel folletto, addio cara Marianna mia, vado da lui a dirgli due parole, non senza averti prima stretta fortemente al mio cuore, dove la tua memoria è scolpita per sempre.



  1. Probabilmente la lettera al Ministro. Vincenzo Mistrali (V. la Carcerazione di Pietro Giordani. Opere, vol. ✗I pag. 289).