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l'istituto dei rachitici xxiii


infermeria è pur triste! Non canta, non ride, non s’agita per quelle stanze la vivacità infantile, propria dei bambini sani e robusti. Benchè i più non soffrano nè siano in pericolo di vita, pure è nelle loro movenze, ne’ loro sguardi alcun che di melanconico, quasi muto e dolce rimprovero contro una legge che essi ignoravano, ma che pur li ha BAMBINO CONVALESCENTE. colpiti in sul nascere, senza loro colpa. Mamma, ove sei tu? Sembra che tutti quei poveri piccini siano stati abbandonati dalla loro madre, la grande, la fatale madre di cui Giacomo Leopardi ragiona nel suo canto della Ginestra.

Ricordo e l’ho davanti agli occhi una piccola inferma. Poteva avere un cinque anni. Volto più dolce, occhi più eloquenti e mesti io non ricordo.