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stabilito — per lo loco santo, — sede al successore di Pietro. Il verso che così di sovente udiva ripetere — state contenti, umana gente, al quia, — era di Dante: Petrarca cantò la Vergine in una sua canzone, alata come un inno, commossa come una preghiera, fragrante e luminosa come l’aurora che sorge: Rafaello, nell’estasi di contemplazioni divine, avea visto come veramente si trasfigurò il Signore, e Michelangelo elevò in terra la casa di Dio.

E però le rivoluzioni dei popoli e de le coscienze, per quel po’ che ne sapeva, gli parevano come aberrazioni delittuose e ribellantisi a leggi che erano state da Dio stesso sancite. Giovanni Huss, Lutero, Bruno, Campanella erano nomi paurosi di grandi colpevoli che avevano tentato di traviare l’umanità dal sentiero de la fede; e li metteva quasi in un fascio coi giacobini e coi carbonari di cui avea un concetto anche più confuso: tutta gente fuori del grembo de la Chiesa ed inesorabilmente dannata. Che valeva occuparsi di loro? Anche il pregare sarebbe stato inutile, perchè erano in luogo di eterna perdizione.

Ma ciò che sapeva a meraviglia era tutto il vec-