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Var — 513 — Vec

volgare). Il famoso grido volgesi spesso ad altri sensi.

Varicella: malattia infettiva, contagiosa, solitamente assai benigna, caratterizzata dall’eruzione, a varie riprese, di bollicine, che appassiscono e seccano dopo qualche giorno. Infezione ben diversa dal vaiuolo.

Varietas delectat: antica e viva sentenza, di formazione — penso — popolare, la varietà piace.

Varo: term. med., dal lat. varus-a-um = volto, storto. Dicesi di membro o parte di membro piegato all’indentro (V. Valgo).

Va sans dire: locuzione francese usata per vizio (s’intende, si capisce).

Vascello fantasma: leggenda allegorica olandese di nave errante pei mari, che apportava sventura alle altre navi che in essa si imbattevano. Fornì argomento di un romanzo del Marryat (The Phantom Ship, 1839), di opere musicali (Wagner), di novella (E. Poe).

Vas electionis: fu detto S. Paolo (Cfr. Atti, IX, 15; Dante, Inferno, II, 28). Vaso d’elezione si dice talora in senso ironico di persona priva di ogni cosa eletta.

Vasel d’ogni froda: pieno di ogni fraudolenza, locuzione dantesca, Inf. XXII, 82 (Cfr. Vas electionis). NB. Per vasel non si intenda piccolo vaso.

Vasi: nel linguaggio marinaresco si designano con tale nome due enormi tronchi di quercia squadrati, che costituiscono la base dell’invasatura (V. questa voce) su cui scivola la nave che si deve varare. Vasi sembra derivare dal latino vara = traversa, cavalletto, voce usata da Vitruvio e nel linguaggio tecnico de’ costruttori latini. Onde il verbo varare? Il Guglielmotti, «per togliere equivoci», consiglia vase e vasa.

Vaso delle Danaidi: locuzione tolta dall’antico mito delle cinquanta figlie di Danao, dannate nel Tartaro a riempire anfore senza fondo in pena dell’uccisione de’ loro mariti: dicesi di cosa senza fondo, che nulla conserva, tanto in senso materiale che morale.

Vaso di Pandora: V. Pandora.

Vasomotore: in medicina ed in fisiologia attributo di nervi, centro, sistema: regione cioè del midollo allungato (centro), e filamenti (nervi) per cui è regolato e coordinato il movimento dei vasi sanguigni. Ingl. vaso-motor. fr. vasomoteur.

Vasomotoria (innervazione): quella che presiede al movimento dei vasi sanguigni donde deriva nella cute l’arrossamento o impallidimento. La sua reazione fu trovata frequentemente anormale nei criminali.

Vatel: nome del maggiordomo del gran Condé, e la leggenda narra che si uccise pel dolore di non aver potuto allestire del pesce fresco ad un banchetto che il vincitore di Rocroi offriva a re Luigi XIV, nella sua magnifica dimora di Chantilly. Suona Vatel antonomasticamente come cuoco famoso, al pari del romano Apicio.

Vaticano: nome antico di colle di Roma, dimora del Papa; quindi il governo del Papa, nel modo stesso che si dice la Porta il governo del Sultano. I fulmini del vaticano = le scomuniche (a cui il pensiero moderno ha fatto da parafulmine).

Vaudeville: nota specie di operetta: voce francese, formata da un val o vau de Vire (in origine canzoni bacchiche «du vallon de Vire», secolo XV).

Vecchia (la): dicono in alcune terre dell’Emilia e della Romagna ed in Piemonte (?) il luminello (V. Gibigiana).

Vecchia destra (la): la destra (noto partito politico italiano, V. Destra) del periodo rivoluzionario, anteriore al 1876, anno della sua caduta. Si contrapone a sinistra storica, detto della sinistra, anteriore al tempo stesso, cioè al suo avvento al potere ed al trasformismo (primo Ministero Depretis).

Vecchia guardia: fu storicamente la Guardia Imperiale Napoleonica, formata di fidi e valorosi soldati, invecchiati in quelle epiche battaglie. La guardia muore ma non s’arrende (Waterloo). La garde meurt et ne se rend pas. La parola vi euri, secondo alcuni, avrebbe dato origine al discusso motto di Cambronne (merde!). (V. I Miserabili di V. Hugo, tomo III, lib. I, 2°). Si dice vecchia guardia per indicare i primi fondatori o audaci assertori di un partito.

Vecchio: è anche termine familiare di amicizia: nel diminuitivo dicesi anche dai bambini, ed è uso comune nei vernacoli

A. Panzini, Supplemento ai Dizionari italiani. 33