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Ubi bene, (o libertas) ibi patria: lat., dove si sta hene^ quivi è la patria. Sentenza che si può dedurre da moltissimi passi di autori antichi. NB. Inutile avvertire che quasi tutti questi motti latini sono comuni alle lingue eulte d’Europa, e qui si riportano soltanto per necessario compimento dell’opera.

Ubicazione: «dicono nel loro gergo i curiali per determinazione del sito di una casa, etc, ne fuori di essi alcuno se ne giova» , cosí il Eigutini ; vero è che questa voce pedantesca (dell’avverbio ÌSitínoubiz= dove) si estende oltre il linguaggio dei legali.

Ubi consistam: lat., dove io mi appoggi., cioè il fulcro o punto d’appoggio della leva. Archimede ove gli fosse stato dato un punto d’appoggio, ne deduceva in astratto di poter con la leva smuovere il mondo. Eicorre questa locuzione latina per indicare fondamento ., base inorale. Es. «Un mondo si sfascia intorno a noi e invano cerchiamo Vubi consistam, per edificarne uno nuovo».

Ubi maior minor cessat: lat., dove è il maggiore (di piú autoritá), quivi cessa il potere del minore: dicesi per significare la legge della naturale gerarchia; ovvero intendesi nel senso, il piú comprende ed oscura il meno.

Ubi Petrus, ibi Ecclesia: dove è Pietro (il Pontefice), quivi è la Chiesa., sentenza attribuita a S. Ambrogio e ripetuta come dogma per significare, in opposizione agli scismi, che non esiste vera cristianitá se non congiunta al suo capo, cioè il Pontefice. Cfr. Dante, Par., V, 76:

Avete il vecchio e il nuovo testamento, E il pastoí- della Chiesa che vi gnida

e il motto evangelico: Tu es Petrus et super hanc petram aedifícabo Ecclestam meam.

Uccel di bosco: dicesi per estensione familiare di chi, commesso alcun crimine, evita con la fuga o standosi occulto di rendere conto delle sue opere e divenire probabilmente uccel di gabbia.

Uccello: V. Appendice., e il Boccaccio, Decameron., novella quarta della giornata quinta: Ricciardo Manardi è trovato da Messer Lizio da Valbona con la figliuola., etc. V. anche il Batacchi.

Uccello di malaugurio: antica locuzione, viva tuttora e verosimilmente dedotta dall’antica scienza augurale dei romani, per la quale alcuni uccelli erano presagio di bene, altri di male: profeta di sventura. Cfr. Omero, Iliade., libro I, 106: MdvTi uaucúv, e lo scongiuro nostro, crepi l’astrologo.

Uffici: nel linguaggio parlamentare sono dette uffici certe commissioni di deputati, eletti a sorte per ogni legislazione, i quali studiano una questione prima che essa sia sottoposta alla discussione dall’assemblea.

Ufficiare: per informare ufficialmente., sollecitare., ossequiare., pregare., etc, è neologismo degli uffici, ripreso dai puristi, sancito dall’uso.

Ufficio: nella locuzione burocratica d’ufficio (es. gli ho scritto d’ufficio) per ufficiahnente., per lettera d’ufficio., riprendesi dai puristi.