Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/528

La regione dei veri cicloni è quella degli alisei, e la traiettoria seguita è pressoché quella della grande corrente equatoriale. I diametri di questi turbini sono di parecchie centinaia di chilometri e la velocitá di traslazione da 12 a 14 chilometri all’ora.

Tigia: per asta^ stelo dello stantuffo, è parola che talora ricorre da rozzi meccanici in Lombardia, per effetto del fr. tige.

Tilbury: parola ingl., dal nome dell’inventore: specie di elegante baroccino scoperto. Voce notata nei diz. francesi.

Timbro e timbrare: dal fr. timóre^ timbrerá in italiano bollo^ bollare. Timbre in fr. {TVjUJtavov rad. tvjttcj = batto) vale campana físsa senza battaglio, bordoni tesi per dar risonanza sotto la pelle del tamburo, quindi metallo, pasta di voce o di suono ; tuttavia la locuzione timbro di voce {timbre de la voix) è sancita dall’uso. Per indicare quel carattere che distingue due suoni della stessa altezza quando sono prodotti da due diversi istrumenti, i fisici sogliono dire timbro.

Time Ì8 money: il tempo e danaro.^ ed è il famoso motto della dominatrice razza anglo-sassone, nel quale forse è pili opportunitá e impronta dell’indole di quel popolo che vera sapienza.

Che •"! perder tempo a chi piú sa piú spiace. Cosí piú saviamente Dante nostro {Purg. in, 78). L’opinione del motto inglese è fatta derivare da questa sentenza di Bacone: Time is the measure of business., as money is of wares. Cfr. Teofrasto in Diogene Laerzio (V. 2; n. 10, 40) che avverte: jtoÀvTeÀèg áváÀcojua elvai ròv XQÒvov.

Timeo Danaos et dona ferentes: (Verg. Eneide, II, 49). Dicesi di benefíci interessati e sospetti [Temo i Greci anche quando arrecano doni — il famoso cavallo di Troja).

Timòlo: sostanza contenuta nell’olio essenziale del timo o del serpillo. Usasi come antisettico.

Timpanismo: lai. ty^npanum = tamburo: voce medica: turgore dell’addome prodotto dai gas intestinali.

Tintinnabulo o tintinnabolo: piú che voce morta, come nota il Petrocchi, è voce pedantesca (lat. tintinnabuluín = campanello), usata talora ad arte o per celia.

Tinto retto: nel gergo familiare nostro usato è talora questo sopranome del celebre pittore veneziano, Jacopo Eobusti (1512-1594) come allusione a persona che suole tingersi nel volto o ne’ capelli.

Tintura: medicamento formato dalla dissoluzione dei principi attivi d’una o piú sostanze medicinali in un liquido acconcio (acqua, alcole, eterej.

Tipo: ’per individuo, originale, curioso, è voce familiare. Cosí in fr. type = individue, excentrique, originai. Un tipo, un certo tipo si dice spregiativamente. In fr. type zzl individue quelconque.

Tiptologia: (gr. tvizicú = batto e kòyog ^discorso) dottrina, ed interpretazione delle percussioni del tavolino parlante per effetto di spiritismo: fr. typtologie, ingl. typtology.

Tiragliatori: versione del fr. tirailleurs, nome di milizia francese, instituita nel 1840, destinata a far faoco in ordine sparso e a volontá precedendo il grosso dell’esercito.

Tiramolla: detto delle funi, è voce notata dal Tommaseo: familiarmente vale tergiversazioni, indugi, star fra il sí ed il no per acquistar tempo e consiglio. Cfr. l’antica canzonetta:

Tiramolla, morettina.

Tirapiedi: parola specialmente lombarda [tirapee) non priva di forte efficacia. Tirapiedi era detto il garzone, l’aiutante del boia, che tirava i piedi all’impiccato. Tirapiedi, nota il Cherubini, è nel gergo il religioso che conforta i morenti all’ospedale. Tirapiedi si dice con isprezzo ed in gergo familiare l’aiutante di qualcheduno, che gli è pedissequo, adulatore e simili.

Tirare: nel linguaggio della scherma vale battersi, ma non in duello, bensí per esercizio. (V. anche V Appendice).

Tirare a palle infocate: muovere guerra aspra e di fazione contro persona o istituzione: frase frequente nel linguaggio della politica e dei giornali.

Tirar giú a campane doppie: dime dí ogni sorte con impeto e rabbia, sfogarsi, dir male, etc, locuzione familiare, tolta dal suonare doppio delle campane che