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più eletta umanità che la misera e comune. Vantano «i superuomini» una morale propria ed individualistica, un codice di vita a proprio uso e consumo, etc. V. anche alla parola esteta. È codesta una delle meno simpatiche forme di aristocrazia in questa età, detta democratica.

Suplì: nome dato a Roma a certe squisite fritture di riso, ripiene di fegatini, di forma tonda od oblunga: manifesta corruzione del fr. oublie, basso lat. oblata, che voleva dire il pane offerto nel sacrificio della messa, indi si perdette il senso sacro e significò una specie di dolce.

Supplizio di Tantalo: vedere, sentire alcun bene e non poterlo godere. Dal noto mito del frigio Tantalo, cui nell’Ade (Inferno) si avvallavano le fresche onde e si levavano le dolci poma.

Suprême: tradotto anche in suprema: nome dato ad una delle tante salse, fatte di sughi e ristretti di carne, di cui abbonda la cucina francese: supreme di pollo, pollo ammannite in questa salsa.

Surah: nome di nota stoffa di seta, spigata, originaria dell’India. La grafia surà mi pare poco usata. Solito caso di queste parole straniere che non si assimilano.

Suranné: vecchio, fuor di moda, rancido, voce fr., talora usata per vizio.

Surge et ambula: levati e cammina! così Cristo al paralitico della piscina probatica. Dicesi in vario senso morale per dar vita, animare.

Surmenage: sostantivo maschile, dal verbo francese sur-mener, che è il nostro menare, di comune etimologia latina. Indica l’eccesso della fatica. Così dicono i francesi surmener un cheval, je suis surmené. Con senso neologico, surmenage = ex agération de travail intellectuel ou materiel. (Loredan Larchey, Nouveau Supplément du dictionaire d’Argot). Strapazzo, strapazzare, molto si accostano a surmenage; la qual voce, ora che le malattie nervose sono un po’ di moda e un po’ male comune, odesi frequentemente, stando lo strapazzo prolungato e mentale a dette malattie come causa ad effetto. Ho trovato spesso la parola surmenage tradotta in sovracarico intellettuale.

Surriscaldare: (termodinamica) riscaldare un vapore oltre la sua temperatura di saturazione. Il vapore surriscaldato si comporta press’a poco come un gas, e si usa in alcune macchine a vapore allo scopo di elevare il rendimento economico.

Sursum corda: in alto i cuori! sublime motto che sta nella liturgia della Messa, al Praefatio (latino cor-cordis = il cuore, plurale corda).

Surtout: Vedi Pardessus. Vedi anche Vestito.

Surtout pas trop de zèle: questo è il modo comune, che può tanto significare il troppo stroppia, ne quid nimis, come ritiene un po’ del nun te ne incaricà di napoletana e italiana memoria. Ma la frase, quale è attribuita al Talleyrand, è più semplice e accorta: Surtout pas de zèle, cioè «ciò che è eccessivo è inutile, spesso, anzi, dannoso». «En 1815, après les Cent jours, M. de Talleyrand, nommé ministre des Affaires étrangères, réçut la visite des employés de son administration. Il est une chose, Messieurs — leur dit-il — que je vous recommande avant tout et par dessus tout, c’est de ne pas avoir de zèle, je déteste le zèle». (Souvenirs del conte de Réal).

Suscettibile: nel senso figurato di facile ad aversene a male, permaloso, ricorda ai puristi il fr. susceptible; lo stesso dicasi di suscettibilità.

Suspicione (legittima): dicono i legali quando un processo non può essere svolto nella sua sede naturale senza che la giustizia abbia a soffrirne: ciò avviene per il giusto sospetto (lat. suspicionem) che le passioni cittadine abbiano ad influire in favore o disfavore dell’imputato. La suprema Corte di Cassazione è arbitra di questo trasferire il dibattimento da una ad altra sede.

Sustine et abstine: motto della filosofia stoica: sostienti, astienti (V. Manuale di Epitteto, nella versione del Leopardi).

Sutor, ne ultra crepidam: V. Ne sutor supra crepidam.

Sutùra: lat. sutura = cucitura, termine medico, riunione per mezzo di fili delle parti divise di una ferita. Sutura è inoltre termine anatomico ed indica la