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Rudement: nel gergo familiare francese, r= beaucoup. très.

Rufina: nome di vino toscano di molto pregio, simile al Chianti: piú austero e meno vellutato: dal nome del luogo, in provincia di Firenze.

Ruga: voce milanese per ruta: erba ruga volgarmente è detta in Milano la grappa in cui è infusa questa nota erba aromatica. | Ruga in bolognese vale bruco e anche compagíiia di persone.

Rugantino: V. Rogare.

Rugare: V. Rogare.

Rugiadoso: per «gesuita, untuoso» pietista, clericale è notato nel Petrocchi. Ma è neologismo che non mi pare che esca dal linguaggio giornalistico. Senso figurato, quasi a dire per ironia «stillante della rugiada dell’amore e del compatimento cristiano». Cosí almeno suppongo. Il Carducci in Confessioni e Battaglie (Vale) rinnova quest’aggettivo nel bel senso antico di florido: «Quale egli entrò fiorente di forza, rugiadoso d’ideale, nella primavera sacra del 1848, tale egli esce da questa ombra bizantina di trasformismo».

Ruit hora: V. hora ruit.

Rulare o rolare: voce deforme che talora si ode — specie nel linguaggio dei cuochi — in vece di rotolare (fr. rouler).

Rule Britannia ! Britannia rules the waves: impera.^ o Britaníiia! La Britannia è signora dei mari: sono le prime parole dell’inno nazionale inglese, tolto da un coro ^q\V Alfred di Giacomo Thomson, scritto nel 1740. Cfr. il Yergiliano: Tu regere imperio populos^ Romane.^ memento. Altri tempi: cfr. Barite: Parfl^o^^so XVI, 73:

Se tu ri},^uardi Luni ed Urbisaglia Come son ite, e come so ne vanno Diretro ad esse Chiusi e Siniyaslia;

Udir come le schiatte si disfanno Non ti parrá nuova cosa nò forte.

Rullio: oltre che dello navi, si dice anche delle locomotive e delle carrozze dei treni, indica cioè le oscillazioni intorno all’asse longitudinale. È voce tecnica, eppure tanta è la forza del servire al francese che trovo questo periodo in un autore, che al solito, va per la maggiore: «queste vetture hanno permessa una dol I cozza del cosi detto roulement che prima j era sconosciuta». Un poeta non potendo in verso mettere roulement. e non ricordando o non garbandogli rullio., adatta la parola rullo che per noi ha altro senso, i ed ha la fortuna di trovare un altro poeta [ e professore di Universitá che lo difende:

è il caso di riportare il passo: «L’autore

I non può essere né un adoratore né un giocoliere della parola. Egli non ama e non cerca la parola per sé stessa: ma della parola ha il vero rispetto, che troppi non hanno, considerandola nella vitale sua connessione col sentimento e con l’idea. Primo, se non unico, ufficio della parola, è l’esprimere. Perciò egli non si sbigottisce né di barbarismi, né di neologismi, quando gli pajono espressivi ed acconci; j e dirá liberamente nord., sud.^ rullo (nel I senso francese di roulement)., pioniere, e,

se occorre anche bereeaux., ecc. E se sente

I il bisogno di una parola che non c’è, non esiterá a coniarla ; per esempio ynigrabondo» . Arturo Graf in Nuova Antologia., fase. 775 del V aprile 1904. NB. Quando si dice nascere fortunati! Rullo: V. Rullío.

Rum: il vero rum è acquavite di canna di zucchero: ing. ruTU., fr. rhum o, meglio, scrive il Littré, rum., toscanjimente rumme: la parola e la cosa ci vennero in origine dall’Inghilterra e pare fosse in origine voce di gergo e significasse btiono (buona bevanda).

Rumores fuge: fuggi le ciarle o meglio in senso filosofico, fuggi le umane contese. (Dionisio Catone, Disticha de moribus., lib. I).

Run: ingl., correre. Nel gergo di Borsa è cosí detto quel panico che fa sí che i depositanti accorrano agli sportelli di una Banca o cassa di Risparmio quando si diffonde voce di fallimento e temono che i depositi siano in pericolo.

Ruota del timone: quella ruota a manubri, situata a poppa o sul palco di comando, con la quale si manovra il timone. Ruota Dritto di poppa: pezzo di costruzione piantato su la estremitá posteriore della chiglia per formare la poppa, sul quale s’impernia il timone. Infd di ruota: andatura di un veliero, quando naviga