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Rabagas: titolo e personaggio principale di una fra le più felici commedie di Vittoriano Sardou. Rabagas è un avvocato republicano, feroce odiatore del suo principe, amico del popolo e gran rètore. Chiamato dal Principe a reggere lo Stato, trova che la forca e la carcere sono ottimi, anzi unici mezzi di cura per il popolo ribelle. Nome antonomastico ed epiteto ingiurioso per indicare un voltafaccia, fedifrago, imbroglione politico. In Romagna questa parola francese ha avuto forse più fortuna che altrove.
Rabat: nome francese del baverino, diviso in due bande e listato di bianco, che portano i preti francesi. (Rabat, da rabattre, cioè chose rabattue).
Rabboso: vino del veneto (Treviso) color rubino vivo, profumo di marasca, acidità notevolissima. Di molto consumo locale e ricercato.
Rabelesiano: dal fr. rabelaisien: agg. da Rabelais, il nobile scrittore dal grande, caustico riso e dal sicuro intelletto. (Francesco Rabelais, 1495-155S, di Chinon, autore della istoria o romanzo Gargantua e Pantagruel). Rabelesiano, vale ridente e schernevole.
Rabotare: V. Raboteuse.
Raboteuse: voce che non esce dal linguaggio degli incolti nostri meccanici dell’Alta Italia in vece di piallatrice. (In Toscana spiana). Macchina-utensile che serve a piallare: fr. rabot = pialla. Usato è altresì il verbo rabotare = piallare.
Raca: nella locuzione dire raca vale come dire plagas, dir male: è locuzione tolta dagli Evangeli (S. Matteo, VI, 22): qui autem dixerit fratri suo, raca: reus erit concilio. (Raca vale stolto).
Raccordo: neol., dal fr. raccord = collegamento: voce usata dai meccanici o ingegneri per indicare un passaggio graduale o curva, la quale congiunge due linee riuscendo tangente ad entrambe (strade ferrate, strade, canali, macchine).
Race-horse: ingl., cavallo da corsa.
Racèmo: lat. racemus, grappolo.
Raddobbo: term. mar.; lavoro di riparazione fatto al bastimento per sofferte avarie, o per vetustà: raddobbare = riparare.
Radiare: per cancellare, cassare, riprendesi dai puristi come gallicismo (radier). Voce degli uffici e curiale.
Radicale: nel noto senso politico è il liberale spinto, riformatore, proprio dalle radici, almeno secondo etimologia. Neol. dal francese radical. Radical è voce usata pure dai tedeschi. Nei composti dicesi, radico, etc., giacchè questo partito assai duttile a dispetto della tenace etimologia, si presta a moltissime combinazioni.
Radicalismo: fr. radicalisme, ingl. radicalism. La dottrina politica liberale, essenzialmente riformatrice ed innovatrice. I metodi del partito radicale.
Radicitus: lat., dalle radici.
Radio: questo nuovo, mirabile corpo semplice che rivela l’intima natura della materia, e per le sue proprietà sembrò avere insperate azioni curative, fu di recente isolato dai coniugi Currie, chimici francesi. E fu per l’appunto la signora