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mutano le parole, rimangono le cose e i sentimenti umani.

Quaerens quem dèvoret: cercando chi divorare: espressione, prima, delle sacre carte per significare lo spirito del Male. (Sobri estote et vigilate; quia adversarius vester diabolus, tanquam leo rugiens circuit, quaerens quem devoret. Lettera prima di S. Pietro, Cap. V versetto 8).

Quai: argine, diga lungo un fiume, presso un porto, lungo una ferrata, fatta di pietra da taglio per rendere più agevole il cammino e lo scarico delle merci. Proviene dal celtico kae = recinto, barriera. A questa voce francese, bene osserva il Fanfani, rispondono le seguenti voci nostre: lungo se trattasi d’un fiume, come lung’Arno, lungo Po, lungo Tevere: banchina se de’ porti: andana o marciapiede (?) delle stazioni: e fondamenta, aggiungo, sono dette a Venezia quelle vie che fiancheggiano un canale o la laguna: meno bene giudica il Fanfani dove osserva: «abbiamo a ricorrere ai nostri vicini perchè ci facciano la carità del loro quai? del loro quai che si adatta a tre cose distinte, dove che noi per ognuna abbiamo la sua voce propria!», giacchè è appunto la nostra ricchezza di sinonimi che nuoce tanto maggiormente quanto minore ne è l’uso e lo studio; e allora avviene che tutti questi sinonimi sono abbandonati talvolta in cambio di un’unica voce, sia pur essa straniera, anzi....!

Qualifica: per qualificazione è una abbreviazione nostra, ripresa dai puristi: certo assai nell’uso come rettifica, moltiplica, bonifica, etc. Il Petrocchi la registra e, mi pare, a ragione.

Qualis artifex pereo!: che artista muore in me!: cosi dicendo, secondo Svetonio, morì Nerone. Vere o no, queste parole lumeggiano stupendamente quel celebrato tiranno.

Qualis dominus talis et servus: lat., quale il padrone, tale il servo. (Petronio Arbitro, Satyricon, 58).

Qualis pater, talis filius: sentenza latina, popolare, in cui è il senso e l’intuito della ereditarietà della specie: i figli dei gatti raspano. Intendesi di solito delle eredità non buone. Cfr. il Rabelais nel suo Pantagruel, lib. III, cap. 41:

          saepe solet similis filius esse patri,
          et sequitur leviter filia matris iter.

Quand même: quand’anche. Es. je réussirai quand même. Questo quand même leggesi come conclusione intercalare, in vece di modi nostri, ad ogni costo, a dispetto dei santi, etc. e pare causticamente elegante. Solita fortuna dei modi francesi!

Quando c’è la salute c’è tutto: locuzione lepida e caustica recente, usata in vario senso. È dovuta a L. A. Vassallo (Gandolin) nella sua commedia Il Professor Papotti.

Quandoque bonus dormitat Homerus: talora sonnecchia anche il buon Omero, poeta sovrano, avverte Orazio (Art. Poet. 359), cioè in arte anche il maestro non sempre è pari a se stesso. Dicesi, comunemente, come scusa di passi imperfetti di insigne maestro.

Quanquan: V. Cancan.

Quantìté négligeabie: quantità trascurabile, cosa da poco, inezia, locuzione fr. usata per abuso.

Quantum mutatus ab illo: quanto mutato da quello (che era una volta)! Dicesi più sovente per celia, e sono le parole di Enea, quando rivede in sogno il morto e sanguinante Ettore. (Vergilio, Eneide, II, 274).

Quantum satis: lat., quanto basta (antica formula farmaceutica, spesso rivolta a sensi lepidi e faceti).

Quarantena: propr. spazio di quaranta giorni, durante i quali una nave, ritenuta infetta, deve stare segregata al Lazzaretto. Onde la locuzione figurata mettere in quarantena, detta di notizie non certe.

Quarantottesco: cioè del 1848. Dicasi oggi in senso ironico o beffardo di azioni e parole che abbiano affinità coi sentimenti di ardore bellico, di fedo nella patria, di gentile baldanza, cose proprie di quegli anni 1848-1849, che furono tra i più vivaci del patriottismo italiano. Contrastano e non sembrano sincere nel positivismo odierno.

Quarantotto: vive in Milano la locuzione familiare e popolare fare o essere un