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expedit il S. Ufficio, con decreto del giugno 1886, aggiungeva prohibitionem importat.
Non forse: formula interrogativa, preziosa, cara al d’Annunzio ed ai suoi seguaci in estetica.
Non fumum ex fulgore etc.: «dallo splendore il poeta non si pensa di derivare il fumo; ma dal fumo si studia di derivare la luce onde ne tragga meravigliose cose». Così Orazio nell’Arte Poetica, rendendo con bella comparazione il concetto che nelle opere d’arte scritte non è il pomposo e abbagliante proemio quello che importa, ma il successivo, profondo, ordinato, logico svolgersi dei fatti in cui si compie il tema proposto. E insieme vuol dire che è «luce» ciò che dall’opera d’arte deve derivare a chi ode o legge.
Non fumum ex fulgore, sed ex fumo dare lucem cogitat, ut speciosa dehinc miracula promat.
De Arte Poetica, 143, 144.
Non ignara mali, miseris succurrere disco: conoscendo che cosa è sventura, so soccorrere agli sventurati. Così Bidone ad Enea (Eneide, I, 630), ed è il verso che secondo G. Giacomo Rousseau conteneva più di ogni altro, umana sapienza!
Non in (e comunemente de) solo pane vivit homo: sentenza evangelica (S. Matteo IV, 4) fatta popolare, nel senso che oltre al pane materiale, l’uomo abbisogna del pane dello spirito, di alcun conforto morale, di alcuna letizia dell’anima, etc.
Non intervento: (fr. non intervention) sistema di politica internazionale che consiste nel non intervenire negli affari degli altri Stati, quindi non permettere che altri intervenga.
Non liquet: lat. non è chiaro.
Non multa, sed multum: sentenza latina dedotta secondo alcuni da Plinio il giovane (Epist. VII, 9), secondo altri da Quintiliano (De instit. orat., X, 1, 59) e vuol dire che nell’apprendere non giovano le molte cose ma l’intensità in alcune poche. N. B. Ciò che si acquista in estensione, si perde in intensità.
Non olet: (il danaro) non puzza: così Vespasiano, imperatore, al figlio Tito che lo rimproverava di avere imposto balzelli sull’orina, mostrando il danaro ricavato dalla imposta. Motto ricavato popolarmente da Svetonio (Vita di Vespasiano, 23) e da Dione Cassio (Hist. LXVI, 14)? V. Monumenti Vespasiani.
Non omnia possumus omnes: non tutti possiamo tutte le cose. (Vergilio, Egloghe, VIII, 63).
Non omnis moriar: non interamente io morrò così Orazio (Odi, III, 30, 6) presentendo la immortalità. Quel vano letterato che fu l’Algarotti adattò il motto a sua epigrafe.
Non (o nec) plus ultra: non più in là, locuzione latina, comune anche al francese, per indicare un termine non sorpassabile. Motto che si vuole da Ercole impresso su le colonne che da lui ebbero nome e furono ritenute confine del mondo.
Non parlar di corda in casa dell’impiccato: non toccare argomenti che possano ricordare altrui cose tristi o vergognose: locuzione familiare.
Non possumus: non possiamo. Risposta di Pio IX a Napoleone III esortante il pontefice a cedere le Romagne al re Vittorio Emanuele II. (Febbraio 1860). Non possumus è del resto formula di rito, di venuta popolare per quella occasione, ed è ripetuta spesso per celia.
Non riuscita: per mala o cattiva riuscita è maniera ripresa dai puristi, come gallicismo: non réussite manque de réussite.
Nosco te ipsum: conosci te stesso V. [testo greco].
Non scholae sed vitae discimus (Seneca il giovane, Epist. 106): non si impara per la scuola ma per la vita. Sentenza usata e abusata nelle scuole: frase fatta.
Non sens: V. Nonsenso.
Nonsenso o non senso: dal fr. non sens, locuzione con valore di sostantivo che i francesi tolsero alla lor volta dall’inglese: non sense. Es. questa frase è un non senso. Non sens est un anglicisme fort usité, et que les dictionnaires ont très-bien fait d’admettre, ne fut-ce que pour caractériser la moitié de leurs définitions (Ch. Nodier).
Non tacebo: lat. non tacerò. Fu motto eroico di T. Campanella.