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voci, avendo ampio significato. In questa sua estensione è ripresa dai puristi. Però intendiamoci: massa è voce più che antica, gr. [testo greco], lat. massa: come unità, congerie di materia, di milizie, etc. ha esempi classici nella nostra lingua. Ma luso molteplice e speciale che se ne fa oggi è cosa propria dell’età nostra. In massa: fr. en masse.
Massacro e massacrare: sono parole riprese dai puristi come non buone, avendo noi trucidare, far strage, fare un macello; strage, eccidio, scempio.
La strage e il grande scempio
che fece l’Arbia colorata in rosso.
«Massacro» è voce di origine teutonica (basso tedesco mastken, onde il moderno metzeln) accolta nel francese in massacrare, massacrer; e per questa via ci provenne di recente. Voci usatissime.
Massaggio: V. Masseur.
Masseur e massage: questa parola fu poi tradotta in massaggio, invece la prima, e così il fem. masseuse, è pronunciata alla francese. La parola è di etimologia incerta, o da [testo greco] = impasto, o dall’arabo mass = palpeggiare, e significa la stropicciatura energica dopo il bagno per provocare la riazione del sudore e agire sui tessuti e sui muscoli così che ne deriva un vero benessere e un aumento di energia. Questo è antico uso orientale; più probabile, dunque, l’etimologia dall’arabo. Per altro come forma di voluttà non era ignoto ai Romani, pei quali i bagni formavano un vero diletto sensuale.
Percurrit agili corpus arte tractatrix,
Marziale (III, 82).
Come cura modica ne’ dolori articolari, nell’ortopedia, per ridar vita ai tessuti stanchi o malati, il massaggio è di invenzione relativamente recente, e richiedo una speciale perizia. Devesi tale processo curativo specialmente al medico Giovanni Mezger di Amsterdam (n. nel 1839), e la tecnica di tale operazione distinguesi talora con le seguenti voci francesi, effeurage, friction, pétrissage, tapotement.
Masseuse: V. Masseur.
Massimario: neol. raccolta di massime o precetti su di un dato oggetto.
Massinelli: al pari del Tecoppa, è creazione felice e spontanea dell’attore milanese Edoardo Ferravilla: ambedue rispecchiano un certo lato dell’anima popolare milanese: Massinelli (La class di asen) è il tipo del giovane pieno di idiota e lieta bonarietà; Tecoppa del delinquente, ma non brutale. Questi nomi hanno una certa estensione, anche fuori di Milano, e specialmente il secondo ricorre nel gergo dei giornali.
Massone: V. Frammassone. Nell’uso però occorre spesso di udire o di leggere termini simbolici di questa setta, e perciò qui si dichiarano a un dipresso, senza pretendere di dare, sia di essi che delle parole massoneria e massone, una spiegazione storica, enciclopedica o altro. Secondo i Massoni, concetto fondamentale della Massoneria è la ricostruzione morale della Società, onde i simboli dell’arte muraria. [La Massoneria, quale è modernamente, ha origine dall’Inghilterra]. Compasso: simbolo de’ giusti limiti verso il suo simile: linea di barriera contro l’errore. Livello: difesa contro le seduzioni dell’orgoglio. Squadra e filo a piombo: le azioni umane secondo equità e giustizia. Cazzuola: è il simbolo che — mediante il cemento della libertà, dell’eguaglianza, della fratellanza, — serve a costruire il grande edificio. Compasso e squadra intrecciati, rappresentano l’uno il ciclo, l’altra la terra. Il Delta raggiante (Δ) o Gloria, è simbolo del G ∴ A ∴ D ∴ U ∴ (grande architetto dell’universo) cioè Dio. I maestri delle logge hanno costume, quando si rivolgono ai fratelli, di mettere accanto al nome questi tre punti simbolici del Delta raggiante, onde Tre puntini vale popolarmente massone. Trentatrè: è il Supremo grado della Massoneria di Rito Scozzese. Trentatrè è altresì il numero di supremi consigli massonici, onde trentatrè vale popolarmente, massone. Qualunque sia il loro grado nella vita e i loro titoli nella gerarchia della Setta, i massoni si denominano fra loro fratelli. Chi è fuori del Tempio della Massoneria, è un profano = fuori del tempio, profanus. Loggia: