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per mezzo della necessità. Cfr. il Parini, Il Bisogno.
Malgrado: «vale: pur non essendo o andando a grado, pur non piacendo: e, siccome piacere e, dispiacere sono propri soltanto degli esseri animati, così quella preposizione non può essere riferita, come il fr. malgré, a nomi indicanti cose, e usurpar quindi l’ufficio di nonostante. — Errarono quindi il Foscolo, Lettera: mi scrive che, malgrado alcuni debiti (...malgré quelques dettes... s’è ad ogni modo concertato col Ministero della guerra. Manz., XXXVIII: malgrado quest’aiuto (malgré ce secours) le cose si rincamminarono. Il fr. malgrè, riferito a cose, corrisponde dunque a: non ostante, riferito a persone, corrisponde a: malgrado. La lingua italiana è più varia ed etimologica della francese». Così il sig. Allan op. cit., ma dagli stessi esempi autorevoli appare quanto sia forte ed antico l’uso di questo malgrado pure in eccellenti scrittori. Malgrado mio, tuo, suo, sono, per le ragioni dette sopra, da ritenersi modi italiani schiettamente, nè urge, come vorrebbero alcuni scrupolosi di purità, costituirli con a mal grado mio ovvero mal mio grado. Tengasi a mente l’esempio del Caro nella versione dell’Eneide, lib. I:
Gente inimica a me, malgrado mio,
naviga il mar tirreno.
Maligno: in medicina dicesi di mali che presentano un carattere grave ed insidioso, d’un tumore suscettibile a generalizzarsi e addurre la morte dell’infermo.
Malleina: V. Morva.
Malo periculosam libertatem quam quietum servitium: classico aforismo e formula liberale: antepongo una perigliosa libertà ad una tranquilla servitù, cioè preferisco la libertà con tutti i suoi mali, al governo tirannico con tutti i suoi benefici.
Malthusianismo ossia legge di Malthus: tendenza della popolazione ad aumentare in proporzione geometrica, mentre i mezzi di sussistenza aumentano in proporziono aritmetica, onde quella soverchiando su questi, ne consegue che in un dato punto dell’avvenire gli alimenti più non basteranno a sostentare l’umano genere. Necessaria cosa, quindi, prevenire questo avvento col regolare e diminuire il fatale aumento della popolazione (Essay on the Principles of Population, 1798). Molte critiche vennero fatte alle due leggi dell’aumento della popolazione e dell’alimento. Notevole però è il fatto che il principio di Malthus confortò il Darwin ed il Wallace alla teoria della lotta per l’esistenza pel mondo animale (Struggle for Existence): la quale lotta è fondamento della Selezione naturale. Malthusiano è termine comune e familiare per significare chi, ad arte, limita la prole o non ne vuol sapere di figliolanza.
Malto: (malt) orzo tallito o germogliato, cioè il prodotto intermedio che si ottiene co’ cereali nella fabbricazione della birra,
Maltusiano: V. Malthusianismo.
Malva: da questo noto nome di erba emolliente e lassativa con cui si fanno empiastri, sono chiamati con voce familiare di gergo e con senso spregiativo in molte regioni d’Italia quelli che seguono le opinioni temperate in politica: i così detti moderati, V. questa parola. Col decadere però dell’influsso e della potenza di questo partito non ha più sua ragione d’essere la parola di scherno: decade infatti dall’uso.
Malversazione e malversare: neologismo tolto dal francese malverser e malversation. In buon italiano prevaricare, prevaricazione o peculato (latino peculatus) truffa, baratteria; cioè il delitto del publico ufficiale che distrae o sottrae denaro di cui abbia per ufficio l’amministrazione.
Maman: V. Mammà.
Mamellone: por estensione di mamellon, capezzolo della mamella, chiamano i francesi il poggio o il colle staccato, ovvero il sommo del monte che esce in tal forma, e infine ogni protuberanza o tubercolo. Questo mamellone e il mamellonato (mamellonné) che ne deriva, si leggono talvolta presso di noi. Certi francesismi non valgono più o mono degli altri, ma quando non sono necessari, sono esteticamente difformi, malamente formati, non pssono a meno di generare un senso di disgusto, anche se si è italicamente indifferenti ad ogni decoro del linguaggio.
Mammà e papà: non piacciono ad al-