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piccoli posti, sì per opporsi ad un primo impeto del nemico.
Gran libro: V. Debito Publico.
Gran mondo: locuzione francese (grand monde) assai dell’uso per indicare il ceto di coloro che per ricchezza, agi, dignità hanno speciale distinzione. V. alla voce Mondo.
Gran vitess (a): per presto, in fretta, è volgare gallicismo milanese (grande vitesse).
Gran-vizir: il primo ministro dell’impero ottomano. Vizir o visir dall’arabo wezir, letteralmente facchino, che porta il peso del governo, ministro: nome dato ai principali ufficiali del Sultano. È press’a poco lo stesso processo che avvenne per la parola ministro, latino minister, da minus = meno (come magister da magis = più) e significò in origine servo, famiglio, domestico.
Minister vetuli puer Falerni
inger mi calices amariores.
Catullo.
Grappa: nome di acquavite, che per essere genuina e buona, dev’essere prodotta dalla distillazione dei graspi dell’uva; esso è liquore usatissimo nell’Alta Italia, specie in Lombardia; nel Veneto dicesi graspa, cioè da graspo, come appunto grappa vuol dire in milanese, cioè graspo dell’uva. Grappa = ferro uncinato, onde grappino, fr. grappin, onde anche raspo etc., proviene dal tedesco krapfen = rampino (antico alto tedesco kràpfo). Uguale etimologia ha la parola grappo (grappolo, graspo) = ramicello a cui sono attaccati i chicchi.
Grappino: il bicchierino della grappa. Voce usata in Lombardia e nota in molte altre regioni. Di solito il popolo milanese invece di grappino usa altre e simboliche voci. In piemontese, bibi. In marina grappino indica una specie di ancoretta a quattro marre e senza ceppo, detta anche ferro.
Grassatore o grassazione: latinismi usati nel linguaggio forense ed altresì nel linguaggio comune in luogo di ladro, ladro da strada. Il grasso in questa parola non c’entra per nulla, sì bene c’entra la voce grassor, pari a gradior (cfr. in italiano ingresso, aggredire etc.) che significa: vado in fretta, vado girovagando, onde grassator, vagabondo, ladro. Tale latinismo spiace ai puristi.
Grassetto o grassino: termine tipografico, detto di tipo o carattere alquanto grasso, inframesso agli altri caratteri comuni quando si vuole specialmente chiamare l’attenzione su di alcune frasi o parole.
Grasso cadaverico o adipocera: sostanza grassa e molle proveniente da una alterazione dei tessuti de’ cadaveri ove siano in ispeciali condizioni (terreni assai umidi od acqua) sì che in vece di distruggersi, si trasformano in una massa somigliante ad un grasso.
Gratin: voce della cucina francese, ed indica una speciale maniera di cuocere carni, verdure, pesce etc.: si intridono con salsa bianca, parmigiano, burro, etc., indi si mettono al forno così che fanno la crosta sopra e sotto. Gratin vuol dire infatti crosta dei cibi, che si toglie grattando: deriva dalla parola tedesca kratzen, da cui grattare, grattugia. Es. Sole au gratin.
Gratis: modo latino, rimasto vivo nel linguaggio del popolo, a cui la formula cristiana et amore Dei talora aggiungesi per lepidezza e rinforzo.
Grattate il Russo e troverete il Cosacco: il motto è francese: grattez le Russe, vous trouverez le Cosaque ed è attribuito a Napoleone I.
Grattoir: voce francese per raschietto, raschino, in milanese sgarzin, specie di coltelletto che si usa per raschiar gli errori incorsi nelle scritture. Questo francesismo, notato dai puristi, non mi pare più molto dell’uso.
Gratuitamente: per senza motivo procede secondo i più rigidi puristi dal fr. gratuitement, e così dicasi di gratuito. Es. «questa è un’offesa gratuita». Il Rigutini con esempi del ’600 e biblici (odio habuerunt me gratis) difende tale estensione pur ammettendo che è dal francese. Il vero è che questo duo voci, come caustiche ed efficaci, si difendono troppo bene per se stesse.
Gratuito patrocinio: quando una per-