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sopra gli Svatti. Scendendo ella poi di cavallo, prima di entrar in casa, bacia la soglia della porta, ed è condotta a parte della compagnia da uno, o due Diveri, co’ quali soli cena, senza lo Stachiel, che perde il diritto. Frattanto si mettono sedere à mensa da una parte gli Svatti, e dall’altra i parenti, e gli amici, che li aspettarono a casa per far loro accoglienza. È usanza, che tutti quelli, che concorrono a queste Feste Nuzziali, che si chiamano Pirovi, e non già zdravizce1 mandano esorbitanti provi-
- ↑ Zdravizce in lingua nostra non significa nozze, com’è di parere il Fortis. La parola zdravizce è derivata certamente dall’uso di far i brindisi; poichè ad uno, che si vuol far brindisi, si dice Zdrav, che corrisponde a ciò, che fra gli italiani si dice Viva. E come questi brindisi sono più frequenti ne’ banchetti, ove strabocchevolmente si mangia, e si beve, così è probabile, che dalla parola Zdravizca gl’Italiani ab-
più difusamente ne parla il dottissimo Catullo nel suo Epitalamio.
Da nuces pueris, iners.
Concubine, satis diu
Lusisti uncibus, lubet
Jam servire Thalassio.
Concubine, nuces da.
Spargi, Sposo novel, le noci ai figli,
Lascia, deh lascia omai d’esser fanciullo;
Abbastanza lo fosti, ed or conviene
Quella legge seguir, che a Sposo, e a Sposa
Prescrive il Cielo, è la natura istessa:
Spargi, Sposo novel, le noci ai figli.