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rumeno, desideroso anche lui d’„uscir di guai” e „riacquistar sè stesso”, spezzando
la barbara catena |
Quanto all’insufficienza dell’una e dell’altra traduzione a ridare il colorito, la spontaneità, l’eleganza della tenue e pur squisita canzonetta metastasiana, cade in acconcio riferir quanto, a proposito delle traduzioni inglesi e di questa stessa del Rousseau, ebbe a scrivere il Baretti in quel suo articolo sul Metastasio ch’è senza dubbio uno dei migliori della Frusta Letteraria: „In molti inglesi mi sono abbattuto, che, quantunque non estremamente versati nella lingua nostra, pure potevano ripetere a mente tutta la canzonetta a Nice, senza poter poi ripetere una sola strofa delle tre traduzioni di essa canzonetta, che sono stampate nella scelta di poesie inglesi pubblicata a Londra in sei tomi da Roberto Dodsdley; e sì che in ognuna di quelle traduzioni si sono fedelmente conservati i pensieri e l’ordine secondo l’originale; ma la chiara e precisa espressione non s’è conservata, nè a parer mio si poteva conservare; e così in Francia molti sanno a mente quella Canzonetta, ma a pochissimi è noto che lo stesso Voltaire, oltre a molti altri, l’abbia fatta francese con una sua traduzione, perchè Voltaire l’ha tratta dal Metastasio, e non l’ha tratta dal proprio cuore, come si può dire che Metastasio ha fatto”1
Qui è chiaro che il Baretti confonde il Voltaire con Rousseau, nè è da fargliene una colpa. A rigor di termini, non è neppur sicuro che l’autore ne sia il Rousseau, se un M. de Nivernais potè reclamarla per sua e comprenderla tra’ suoi versi2. Ad
- ↑ Num. III.
- ↑ „Cette chanson a été réclamée par M. Nivernais, qui l’a comprise dans ses oeuvres. Jean-Jacques ne s’est jamais donné pour en être l’auteur; elle lui
No, non vedrete mai |
Ho presente l’edizione delle Oeuvres complètes de J.-J. Rousseau pubblicata a Parigi il 1846 (Furne et C-ie).