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intorno ad un teorema di abel. | 5 |
determinante prodotto riescono ordinatamente divisibili per θn, θ1, ... θn — 1; e si ha
DΔ = θ1 θ2 ... θn ,
ma il determinante che entra nel secondo membro di questa equazione è evidentemente eguale a ; dunque
θ1 θ2 ... θn = D.2
Il teorema espresso in questa formola fu enunciato per la prima volta dal signor Spottiswoode1; la dimostrazione è del prof. Brioschi, mio valente maestro.
Lemma 2.º Si considerino le a0, a1, ... an— 1 come funzioni di una stessa variabile, derivando rispetto ad essa il determinante D, si ha
D' = D1 + D2 + ... + Dn
ove Dr è il determinante che si ottiene dal determinante D, sostituendo agli elementi della r esima colonna le loro derivate. Nel determinante Dr dispongansi le linee (n — r + 2) esima, (n — r + 3) esima, ... n esima, prima, seconda, ... (n — r + 1) esima in modo che riescano ordinatamente prima, seconda, ... (r — 1) esima, r esima, (r + 1) esima, ... n esima; indi si dispongano le colonne r esima, (r + 1) esima, ... n esima, prima, seconda, ... (r — 1) esima per modo che divengano prima, seconda, ... (n — r + 1) esima, (n — r + 2) esima, (n — r + 3) esima, ... n esima; si avrà
Dr = D1
dunque
D' = n D1 = n D2 = ... = n Dn.
Lemma 3.º Sia
H =
- ↑ Crelle, Journal für die Mathematik, Band 51.