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LIBRO PRIMO 57

Italia1. Un altro esercito romano, capitanato da Libellario trace, mise piede nel suolo de’ Nisibiti, ma poscia il condottiero, fuggendo non molestato da alcuno, perdè il suo grado in punizione dell’appalesata vigliaccheria.

VII. Belisario ebbe allora il comando delle truppe stanziate in Dara, e fugli spedito Procopio, autore della presente istoria, col titolo di consigliere.


CAPO XIII.

Giustiniano succede a Giustino, e commette a Belisario la fortificazione del castello di Mindo. — Gl’imperiali toccanvi una rotta da’ sopravvenuti Persiani. — Belisario duce supremo delle truppe orientali. — Esercito romano in ordine di battaglia. — Disfide personali.

I. Giustino, sopravvivuto ben poco alle accennate cose, lasciò morendo2 tutto l’imperio a suo nipote Giustiniano3, il quale fe tosto comando a Belisario

  1. V. cap. 15, § 9.
  2. Regnò anni 9 e giorni 28.
  3. Anni dell’era volgare 527. «Giustiniano fu nativo di Tauresio, città vicina al forte chiamato Bederiana, posto oltre i confini degli Epidamni e presso i Dardani europei. E memore di questa sua patria circondolla con un muro quadrangolare, e ad ogni angolo vi piantò una torre, e così fece che potesse chiamarsi quadriturrita (Procopio, lib. iv, degli Edif.).» Così poi lo stesso descrive il carattere di quest’imperatore nella sua Storia segreta: «Era Giustiniano facile sì a rapire le sostanze al-