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xv


PREFAZIONE

E

Ra lungo tempo che nella letteraria Repubblica [I. Prime ricerche e scoperte di scritti aneddoti del Machiavelli.] si desiderava una edizione completa dell’Opere di Niccolò Machiavelli, colla speranza che comparisse questa arricchita di scritti inediti, i quali non sì dubitava doversi trovare in Firenze, ove quel grand’uomo era vissuto, ed avea fostenuto un ministero di qualche conto nel governo di quella Repubblica. La prima scoperta, che servì in parte a giustificare l’espettativa de’ dotti su questo proposito, fu il Dialogo sopra la lingua in cui avevano scritto Dante e il Boccaccio, stampato dall’erudito Monsignor Giovanni Bottari in fondo all’edizione dell’Ercolano del Varchi del 1730. senza però accennarne il nome dell’autore. Dopo di questo comparve alla luce nell’anno 1760. in Lucca colla data di Londra, il Discorso sopra la Riforma dello Stato di Firenze, ed alcune lettere scritte a nome della Repubblica Fiorentina, trovate tra i manoscritti della Libreria Gaddiana, ed indi a non molto fu pubblicata nella stessa Città di Lucca, colla falsa data di Londra una collezione di varie cose, edite e inedite, divisa in due parti, in cui oltre gli scritti di sopra nominati, si vide per la prima volta la traduzione dell’Andria di Terenzio, la lettera intorno alle cose della Magna, ed alcune minute poesie, ed altre poche lettere scritte parimente per la Fiorentina Repubblica. Ma per quanto pregevoli fossero ei avidamente ricevuti i pochi scritti fino a quel punto ritrovati; molto si era peranco


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