Pagina:Opere di Giovanni Berchet pubblicate da Francesco Cusani, Milano, Pirotta, 1863.djvu/48

glio di lui in questa versione, che noi ci crederemmo indiscreti se gl’imputassimo i difetti ch’ei confessa generosamente.» E conchiude: «il traduttore è ancora in età di perfezionare il suo gusto di cui ci ha dato saggio nella scelta di questo componimento.»1

Quanto alle note: il testo inglese ne ha poche e brevi di M. Mason, lirico non senza fama, ed amico dell’autore: Parvero, e con ragione, al Berchet insufficienti per ogni lettore non inglese; onde illustrò il poema di molte notizie tratte dalle storie, trasmodando però in guisa da affogarvi il testo, spinto forse dalla bramosia giovanile di sfoggiare erudizione peregrina, che tale era appunto la sua, perchè la storia e la letteratura inglese erano a quei giorni poco studiate fra noi. Ora ho creduto opportuno ristringerle a ciò solo che è necessario per la intelligenza del testo.

  1. Foscolo. Opere, Edizione Le Monnier 1850, vol I pag. 519.