Pagina:Opere complete di Galileo Galilei XV.djvu/283


CANTO PRIMO


In questo Canto, Stanza 3, di prima vista s’offerisce a V. S. quella comparazione bellissima:

Così all’egro fanciul . . . . . . . . . . . . .

tratta da Lucrezio nel principio del IV:

Nam veluti pueris . . . . . . . . . . . . .

Seguono que’ versi della Stanza 73:

Intanto il sol, che da’ celesti campi ec.

dove V. S. vede mirabilmente imitato, ed oserò dire superato Virgilio là nel VII, che più ristrettamente spiegò questo concetto:

. . . . . . . . . . . . . aeraque fulgent
Sole lacessita, et lucem sub nubila jactant.


CANTO SECONDO


Stanza 61


Cominciò poscia, e di sua bocca uscieno
Più che mel dolci d’eloquenza i fiumi ec.


Galileo Galilei. — T. XV.