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la morte del papa 55



viii


“Sentite, Gigi. La recchietta voglio
che la meniate ora con voi nel branco.
157È avvezza a qualche filo di trifoglio... „

Un po’ di tela c’è tavìa20 nel banco.3
Ho due lenzuola nove; anco un rotello,9
160da tanto tempo, ch’ha riperso il bianco.

Ci troverete qualche buon guarnello,
persino una sottana con la gala,
163che mi son fatte, là per là, bel bello.

Faccio per dire che non son cicala
ch’ha un sol vestito, e quando è liso,16 muore.
166Ma poi, sentite: penso a quella scala...

Ditelo, Gigi, con le vostre nuore,
che quell’andare su la scala in chiesa,
169così legata, m’è una spina al cuore!

Almeno almeno, senza vostra spesa,
vuo’ per amor di Dio che mi mettiate
172quella camicia nova ch’è lì stesa.

Io l’ho cucita, al sole della state;
io l’ho sbiancata, al lume della luna;
175io l’ho tessuta, per le gran nevate;

filata, presso qualche vostra cuna„.