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magnanimo mio genitore, ammirai con orgoglio il vostro valore.
Sul campo dell’onore e della gloria, voi, son certo, saprete conservare, anzi accrescere la vostra fama di prodi.
Avrete a compagni quegli intrepidi soldati di Francia, vincitori di tante e segnalate battaglie, di cui foste commilitoni alla Cernaia, e che Napoleone III, sempre accorrente là dove vi è una causa giusta da difendere e la civiltà da far prevalere, c’invia generosamente in aiuto in numerose schiere.
Movete, dunque, fidenti nella vittoria, e di novelli allori fregiate la vostra bandiera; quella bandiera che co’ tre suoi colori e coll’eletta gioventù, qui da ogni parte d’Italia convenuta e sotto a lei raccolta, vi addita che avete a còmpito vostro l’indipendenza d’Italia: questa giusta e santa impresa, che sarà il vostro grido di guerra.
Torino, 27 aprile 1859.
Ordine del giorno. – Uffiziali, Bass’uffiziali e Soldati! – Volle la sovrana benevolenza affidarmi il comando di questa divisione (4ª) e negli attuali momenti non poteva far cosa più lusinghiera e più onorevole per me.