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gere al mio amatissimo Cugino il Principe Eugenio, e ripiglio la spada.

Coi miei soldati combatteranno le battaglie della libertà e della giustizia i prodi soldati dell’Imperatore Napolene mio generoso alleato.

Popoli d’Italia! – L’Austria assale il Piemonte perchè ho perorato la Causa della comune patria nei Consigli dell’Europa, perchè non fui insensibile ai vostri gridi di dolore!

Così essa rompe oggi violentemente quei Trattati che non ha rispettato mai. Così oggi è intero il diritto della Nazione, ed io posso in piena coscienza sciogliere il voto fatto sulla tomba del mio magnanimo Genitore! Impugnando le armi per difendere il mio trono, la libertà dei miei popoli, l’onore del nome italiano, io combatto pel diritto di tutta la Nazione.

Confidiamo in Dio e nella nostra concordia, confidiamo nel valore dei Soldati Italiani, nell’Alleanza della Nobile Nazione Francese, confidiamo nella giustizia della pubblica opinione.

Io non ho altra ambizione che quella di essere il primo soldato della Indipendenza italiana.

Torino, 29 aprile 1859

Viva l’Italia!