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parte prima 13


Dei rettori che vissero nel secolo seguente non ho ricordo; e delle azioni loro si tace al pari che de’ nomi. Vuolsi peraltro a qualcheduno di essi far merito d’aver fornito la nostra chiesa di due campane; o fossero a bella posta fuse, o da un altro campanile vi venissero trasferite. In ambedue si trovava scritto il noto verso: mentem ✠ sanctam spontaneam honorem deo et patrie liberationem. Ma era nella maggiore così corroso, che appena se ne leggeva la prima e l’ultima parola; con quest’altre: ...fecit a. d. m . d . xxxxviiii. Nell’altra, con l’imagine della Vergine, il motto era leggibile, come il rimanente: m. vin. verivs poccivs pistoriensis fecit a. d. m . d . lxxxx1.

A’ primi del secolo decimosettimo comincia la serie de’ rettori, come pare, compiuta; de’ quali poco ho da dire, oltre i nomi.

An. 1606. Datino Cepperelli; il quale discendeva da ser Piero, padre di quella suor Costanza che ci lasciò una gentilissima lettera consolatoria indirizzata a Feo Belcari nella morte della figliola2.

An. 1609. Iacopo Crocetti; a cui successe un suo parente

An. 1626. Leonardo Crocetti, che nel 1631 doveva esser morto, trovandosi economo in quell’anno il prete Giuliano Arrighi.

An. 1632. Domenico Pantani; della stessa famiglia onde uscì, alcuni anni dopo, una virtuosa donna, suor Teodora Celeste, religiosa nel monastero di Sant’Orsola di Firenze3. Sei anni appresso trovasi ricordato, come economo della nostra chiesa vacante, quel Filippo Bocchineri, che fu figliolo di Carlo non ignobile poeta, e fratello a Sestilia che andò sposa al figlio del gran Galileo4.

  1. Queste campane furono scambiate in altre, che portano le date del 1629 e del 1634; e sono quelle che si trovano tuttavia nel campanile, aggiuntavene una piccola, fusa nel 1855 da Terzo Rafanelli di Pistoia.
  2. Bibliografia Pratese ec., n° 74.
  3. Bibliografia Pratese ec., n° 319.
  4. Calendario Pratese, anno II, pag. 83 e seguenti.