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il libro di mio figlio 17


la scuola della vita, ha ottenuto prodigi con Franklin, con Muratori, con Garibaldi, con Lincoln (falegname quasi analfabeta poi presidente degli Stati Uniti), con Giotto, con Shakspeare figlio di un beccaio, col cardinale Alberoni, nato poverissimo e divenuto per il suo ingegno politico primo ministro di Spagna; ha ottenuto prodigi con Sisto V e con Nicola Breakspeare, che cominciò la vita mendicando per terminarla sul trono pontificale sotto il nome di Adriano IV — unico papa che vanti la nazione inglese — perchè questi uomini avevano in sè la molla che rispondeva, che scattava all’urto.

Ma gli scolari degli educandati più coscienziosi son sempre i migliori cittadini, i geni preclari?

E che si può pretendere dal povero maestro, quando gli si affida un fanciullo stupido, caparbio, materiale, con tutti gli istinti cattivi e nessuna scintilla nel cervello, nessuna goccia di sangue generoso?

Non era che ai tempi biblici e sotto la