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non abbia fatto un intero secolo prima di lui; porge argomento al Borghesi d’illustrare la storia di quella regione, scoprendo il memorabile sommario delle geste di Pompeo in Oriente1. E il Cavedoni piglia le mosse per gareggiare col nobile amico, e battendo un diverso sentiero, mira allo stesso scopo e lo raggiunge. Egli è attratto dalla beltà delle monete Cirenaiche, rispondente alla fama di quelle contrade, alla beata fertilità di quel suolo, all’opulenza de’ suoi abitatori, alla vigoria del loro ingegno; non isdegna però le monete Bizantine, inamabili a molti, quale testimonianza di un’arte decadente e spesso semibarbara. E poiché due dotti Francesi, il Barone De Marchant, e De Saulcy ne tornano in onore lo studio, grandemente giovevole alla storia della decadenza del Romano impero, ei si sente per questo eccitato ad imitarne l’esempio2. Ei gitta un guardo ancora sui più recenti scrittori di storie: e s’incontra con quello Storico coronato che dal trono di Clodoveo e di Carlo Magno detta la vita di Cesare: anch’esso il nostro Numismatico meditò sulle imprese dell’eroe di Farsaglia; e fondendo nel crogiuolo della sua critica lutti i testi vaghi e contraddittorj degli antichi scrittori che ne favellano, dimostrava pel primo, che a Cesare arrise propizia la fortuna delle armi in cinquantadue grandi battaglie campali: e col sussidio delle medaglie, che rammentano alla posterità il fondatore del Romano impero, offeriva una bella dottrina storica al nuovo Fondatore dell’Impero Francese3.

Col procedere dell’età cresceva l’operosità del Cavedoni, e la sua vena scorreva più larga e feconda, simile a fiume che, quanto più s’inoltra nel suo corso, più cresce e diffonde la copia delle sue acque. Quindi non è da stupire se apertosi il concorso a un premio

  1. [p. 42 modifica]Osservazioni sopra le monete antiche della Cirenaica. Continuazione delle Memorie di Religione etc. Tomo XVI.
  2. [p. 42 modifica]Osservazioni sopra alcune antiche monete Bizantine. Opuscoli Religiosi etc. T. II. e III.
  3. [p. 42 modifica]Numero delle battaglie campali di Giulio Cesare espresso in tre monete di Lui. Nel « Bulletino dell’Istituto di Corrispondenza Archeologica, 1840 » e nel Conservatore di Bologna Ser. 1 Vol. 1 Dichiarazione di tre Monete di Giulio Cesare ecc. Il Cavedoni in una sua lettera al Cav. Giulio Minervini traduttore della[p. 43 modifica]Histoire de Iules César, diceva: « Vorrei che scartasse (L’Imperatore Napoleone) anche la di lui (del Mommsen) spiegazione delle note numeriche ⊥II e accettasse la mia, riferendole alle 52 battaglie campali vinte da Cesare. » Veggasi la suddetta lettera a pag. 555 delle Notizie intorno alla vita, ecc.