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ferrovia. I Tortonesi dominarono quasi sempre in quel luogo sino al principio del secolo XIV, alla qual epoca ne investirono la potente famiglia degli Spinola a condizione che giurassero fedeltà al Comune ed alla chiesa di Tortona. L’Imperatore Enrico VII, come già avvertii (Vedi pagina 59) confermò nel 1313 quell’investitura in persona di Opicino Spinola, e molti altri castelli gli concesse. Gl’Imperatori che successero lasciarono ai discendenti di Opizzino quei diritti, ed uno dei rami nei quali si divisero, signoreggiò Serravalle sino al 1596, nel quale anno si estinse per difetto di prole.
La medaglia, che io riporto al num. 3 della tav. XIII attesta il loro dominio in quella terra.
N. LXXX. Essa è in bronzo, e serbasi nel Museo Imperiale di Vienna, e ne ha il calco in gesso la Biblioteca della R. Università di Genova. Al diritto è scolpito il mezzo busto di un uomo rivolto a destra di aspetto già maturo, con baffi, pizzo e barba. È vestito di corazza con testa di leone sul braccio, ed ha intorno l’iscrizione bap spinola. Un d è sulla testa, che indica Dominus, e segue quindi serravallis. Al rovescio vedesi una galera trascinata dalle onde coll’iscrizione in caratteri ebraici: Anà A donai Osciaanà, cioè Deh! Signore, salva. Questo Battista Spinola viveva verso la metà del secolo XVI, ed era figliuolo di Cristofaro e marito di Giulia Di Negro di Ambrogio, nè lasciava prole.
Mancato questo ramo degli Spinola, Rodolfo II concesse il feudo di Serravalle ad Ambrogio Doria, e passò poscia nella R. Casa di Savoia.