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Che se dalle ricchezze possedute dagli Spinola dentro il territorio della Repubblica volgiamo gli sguardi ai molti feudi, ch’eglino avevano al di fuori, e specialmente nelle Langhe, sempre più avremo a convincerci della loro potenza. Il Deza, che scrisse la storia della Famiglia fa ascendere a novantasei i feudi che loro spettavano, ma molti luoghi, aggiunge, che mai ebbero a tal titolo, e sino Genova è da lui riguardata, come lor feudo, perchè alcuni Spinola la governarono quali capitani.

Enrico VII imperatore di Germania desiderando nel 1313 di mostrare la sua speciale benevolenza ad Opizzino Spinola di Luccoli gli concedeva in feudo i luoghi seguenti: Castrum et Burgum Serravallis, Castrum et Burgum Arquatae, Castrum et Burgum Stazzani, Castrum et Burgum Pastoranae, Castrum et Burgum Castelleti, Castrum et Burgum S. Cristophori, Castrum Calremontis, Castrum et Terrae Vallis Scriviae cum villis, curiis territoriis pertinentiis ipsorum castrorum etc. (V. Doc. VII).

Queste terre erano state avanti acquistate da Opizzino o dai suoi maggiori, ed altre ne conseguivano i loro discendenti, e di mano in mano ottenevano speciali investiture dai successori di Enrico. E feudi o dall´impero, o da altri Sovrani otteneva in diverse epoche l´altro ramo degli Spinola soprannominato di S. Luca, dall´abitar prossimo a quella Chiesa, mentre il primo dalla vicinanza d’altro luogo denominavasi dei Luccoli.

    Ferdinando, ove gli affreschi del Tavarone, dei fratelli Calvi, di Andrea Semino, ed i quadri di Wandik, di Rubens, di Guido Reni, del Bassano, del Tiziano fan risaltare mirabilmente la bella architetlura di quello stupendo edifizio, uno dei più magnifici della città.