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seppe I, ed appena nel 1711 ebbe il trono Carlo VI. Io tengo che quell’investitura debba riferirsi al 1711, potendosi ben supporre, che il Marchese Spinola abbia voluto che il nuovo Imperatore rinnovasse quella già concessagli dal predecessore Giuseppe I.

Se mi è lecito dedurre dai documenti, che reco l’epoca in che Ronco fu elevata a Contea (V. Documento IX), io son d’avviso che l’Imperatore Ferdinando III fu il primo, che concesse tale onore a Napoleone per rimeritarlo dei suoi servizii all’Impero, e ciò dovette avvenire verso il 1644. Tal data vedesi infatti ricordata nell’investitura delle porzioni di Busalla e Borgo dei Fornari già pertinenti a Leonardo D’Oria (V. Documento X) fatta allo stesso Carlo Spinola nel 1722; nè parmi leggiero indizio il vedere che tre anni dopo quell’epoca, cioè nel 1647, Napoleone Spinola prendesse ad esercitare i diritti di Conte e Marchese del Sacro Romano Impero, battendo moneta.

La linea mascolina di questi Spinola di Ronco e Roccaforte si estinse al principio del nostro secolo in Domenico ch’era successo al cugino Carlo morto senza figliuoli. I beni passarono nella famiglia Raggio, parte come eredi della signora Giovanna Spinola sorella del Marchese Carlo, e moglie del signor Giuseppe Pinello, e parte per compra fattane dagli eredi del Marchese Domenico.

L’albero genealogico di questi Spinola io qui porto, e poscia passerò all’enumerazione delle monete da loro battute.