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Ma a poco a poco la sorveglianza cominciò a farsi meno insistente. Dissipato il timore che il giovine principe potesse fare una seconda edizione riveduta e corretta della sua scappata costituzionale di Torino, gli si permise d’uscire fuori della sua prigione dorata di Firenze e di fare una escursione in Maremma e all’Isola dell’Elba. Probabilmente una corsa nelle tristi campagne del grossetano doveva presentare più d’una misteriosa e melanconica attrattiva all’animo d’un principe, che già, cominciava ad offrire tanti punti di contatto colla figura del giovine principe di Danimarca della tragedia dello Shakespeare, ma più ancora ne doveva presentare al cuore di lui una gita nell’isola in cui per breve tempo venne tenuto prigioniero colui che per un momento sognò l’unità d’Italia, sogno o ambizione che fosse, che a lui travagliò tutta la vita, non escluse forse le ore desolate dell’agonia passate in mezzo ad uno scoglio dell’Atlantico.
Naturalmente, le autorità toscane avevano ricevuto l’ordine d’invigilare strettamente il principe, e il vicario regio di Piombino, sotto il giorno 6 febbraio 1822, scriveva al presidente del Buon Governo:
„Alle ore 7 1/2 di questa sera, nel più grande incognito, è giunto in questa città S. A. R. il Principe di Carignano accompagnato da un ristrettissimo seguito. Smontata appena l’A. S. all’albergo di Bernardino Gasparri, mi sono portato avanti di essa per offrirle la mia servitù, obbedienza e il mio quartiere, men peggio al certo di quello elettosi. Egli con piena dolcezza ha rifiutato l’invito dicendo che viaggiava da privato. Quindi si è degnato interrogarmi sul clima, sui monumenti antichi che potevano essere a Piombino e sui ricordi della principessa Elisa. A tutto ciò ho dato sfogo in risposte relative ed egli particolarmente ha mostrato piacere nello intendere che questo soggiorno, attesa la vicinanza del mare dà un bel vivere nelle stagioni invernale ed estiva. Di sua soddisfazione è stata principalmente la situazione della piccola ma ridente e pulita città. Congedandomi, mi ha detto che viaggiando sempre a