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be forse scritto le seguenti notevoli parole, che solo un carbonaro, in quei giorni, avrebbe potuto scrivere: „Era già, prima persuaso della parte ch’egli (sic), avrebbe preso in un avvenimento così fortunato per la nostra famiglia.... La nascita di mio figlio è quella d’un Principe veramente italiano, ma nello attaccamento per la nostra bella patria non mi supererà sicuramente mai.1?„ E se non avesse avuto lo zampino ficcato nelle cose delle sètte, avrebbe il Capponi, il 1 febbraio 1841, potuto scrivere a Pietro Rolandi, un italiano che a Londra, legato in istretta amicizia col Mazzini, stampò il Commento della Divina Commedia di Ugo Foscolo2: „Io faccio voti per questa impressione (quella dell’opera sopraricordata e stampata col concorso del grande profugo genovese) la quale è ottimamente affidata a Lei e al Mazzini, ch’io La prego a salutare per me.... Già la prefazione (del Mazzini) a questo primo volume è un bel saggio d’ottimo giudizio intorno al Foscolo?„ È vero che questo fregarsi del Capponi alle costole del Mazzini, potrebbe anche spiegarsi come cosa assai innocente e del tutto letteraria; ma noi crediamo che se in quegli stessi giorni in cui il Capponi mandava a salutare familiarmente il Mazzini, ch’era la bestia nera di tutti governi d’Europa, da quello inglese infuori, qualcuno avesse proposto a Cesare Balbo o a Massimo D’Azeglio (due uomini che realmente non appartennero a nessuna società segreta) di mandare i loro saluti al grande agitatore, essi avrebbero gridato all’imprudente consigliere: Vade retro, Satana. Nella loro coscienza di gentiluomini liberali, ma moderati, avrebbero creduto di farsi complici, magari spirituali, di Dio sa che spedizioni di Savoia più meno rivedute e corrette!
Che poi il Capponi non fosse legato ai rivoluzionari dei sui tempi con semplici vincoli letterari o di buona società, ce la fa credere fermamente un episodio della vita dello stesso
- ↑ Epist. vol. V, pag. 186.
- ↑ Il Rolandi era anche un affiliato alla Giovine Italia. Vedi in quest’opera il Capitolo: Giuseppe Giusti.