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via appia—ponte corvo 273

esistente per di sopra la casinetta del sig. Francesco del Basso, il vallone S. Vito. Sulla sponda destra di questo, in un fondo ora acquistato da Antonio del Basso, esiste qualche rudere che si appartenne a sostruzioni della via Appia; e poco più a monte, sul ciglione destro dello stesso vallone scorgonsi gli avanzi di qualche villa, consistenti in muri reticolati, che si elevano dall’alveo, e in pareti decorate di stucchi e pitture.

Seguendo ancora la via campestre al di là del vallone, dopo poco si arriva al colle S. Felice, sulla cui falda occidentale girava la strada alla mezza-costa; ma le frane vi hanno distrutta ogni traccia. Bisogna percorrere un bel tratto fra le brulle argille in convulsione, pria di poter riprendere le tracce dell’antica via, poco a monte dell’antico Camposanto di Benevento, detto di S. Clementina dalla chiesa omonima.

Qui riappariscono gli avanzi dei muri di sostegno della via in opera reticolata. Ivi, a monte di quella, nel fondo dei signori Beri, ammirasi tuttora un avanzo di mausoleo di opera laterizia, intorno al quale gira una base attica con risalti di parastate, di buonissimo gusto.

Dopo pochi passi la via raggiunge il fiume Sabato, e lo cavalca sullo storico ponte Leproso, che imprenderò a descrivere minutamente. Però prima voglio rilevare un errore di Borgia1. Egli dice che la via girava per la contrada Ciancella2, giungeva al ponte della Serretella3, che dice trovarsi diruto ai suoi tempi, e di là perveniva al ponte Leproso. Ora il ponte della Serretella, ancora esistente, ma restaurato, è situato troppo a valle del Ponte Corvo, allo sbocco nel Calore già riunito al Sabato, e la via avrebbe dovuto percorrere sulla sponda sinistra del torrente una curva oziosa per raggiungerlo, mentre da ponte Corvo a ponte Leproso il cammino tracciato da me è molto più breve4.

  1. Op. cit. parte II, pag. 67, nota (1).
  2. Vedi pag. 269 di quest’opera.
  3. Dal Ponte Corvo il torrente lascia il nome Corvo e prende quello di Serretella.
  4. Vedi carta topog. Stato Maggiore 1:50000, F. 173, II. Ivi il ponte Serretella, cui si riferisce Borgia, è quello dove è segnata la quota 113, alla confluenza col Calore.