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dalle macerie, corse intrepido in di lei aiuto e giunse a portarla in salvamento. Quest’azione generosa fu premiata dalla munificenza Sovrana di Carlo Alberto che il volle fregiato della croce del merito civile. Siccome era soldato, questa decorazione gli fu data in Torino, in Piazza Castello ed in presenza dell’intiero reggimento a cui apparteneva schierato in gran tenuta su quella vasta e maestosa piazza. Lo stesso coraggio, e disprezzo della morte che gli meritò questo onore fu cagione dell’immatura morte a cui egli soggiacque colpito di colera li 19 ottobre 1855.
Il suo zelo nell’assistere colerosi nel Lazzaretto e fuori lo rese vittima del terribile morbo.
CAPO XVIII.
Uomini illustri.
La città di Ceva si onora di molti personaggi che si distinsero nella carriera Ecclesiastica, nella toga, nelle ottime discipline, e nella carriera civile e militare. Parlano d’illustri cittadini di Ceva Monsignor Della Chiesa, Monsignor Brizio vescovo d’Alba, il professore Casalis nel suo dizionario istorico statistico, ecc., degli stati Sardi, e molti altri raccoglitori di storia patria. Ma alcuni di essi non citano che i loro nomi, e l’epoca in cui vissero, altri non discorrono che d’alcuni di essi, e da pochi si conoscono; non pochi nomi di cevesi celebrità conservati in manoscritti particolari.