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68 eroidi di ovidio


Saepe Decs sitpplex ut tu scelcrate valevcs


come il Burman dice aver ritrovato in alcuui codici, al ijual verso segue il pcntainelro

Ipsa mihi dixi: si valet ille venit

saltaiulo i due versi intermedii.

Nella leltera di Fedra ad Ippolito, dopo il penlametro

Rustica Satunio regna tenente Juit.


s’ aggiuuge il distico seguente

Saturnus periit, perrierimt et sua jura,

Sub Jove nunc mundus; jussa sequere Jovis

.


Dopo il ventesimo lerzo verso dcU’epistola di Didone ad Enea

Uror ut inducto ceratae sulfure tedae,


la nostra stampa invcce di uror ha uxor, e saltati i due versi seguenli, s’ unisce col pentametro,

Encamque animo noxque diesque refert,


I quali due versi, che sogliono pure mancare in aleune veccliie stampe, vennero introdotli nel testo dall’ Einsio, e con poco giudizio sccondo Burmann.

L’ epistola di Saffo a Faone, che da nessun codice anlico e riportata, manca pure ncila stampa del Glim. In (pella di Paride ad Elena si scorge, come in tutte quasi le anticlie edizioni, la lacuna dal 3g al i43. Dopo il 166 si legge il distico

Quum p^enus, et juno,’ pallasque in valUbus Idae

Corpora judicio supposuere meo


che l’ Einsio tolse dalla sua cdizione, ma che si rinvengono sempre nei testi antichi.

II libro termina co’ sei primi distici della risposta di Cidippe ad Aconzio, e senza indizio alcuno di lacuna o mancanza, segue

Laus Deo et Virgini Mariae Gloriosissimae Johannes Glim:


In copia grande poi sono le varianli lezioni. A noi bastera recarne un picciol numero per saggio preso dalle due prime lellere; il quale desideriamo giunga ad invogliare a tentarne, l’ intiero