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312 trattato


ESEMPIO LIX.

Fortezza a riva il mare.

Se in mare ovvero sulla riva, si avesse a fare alcuna fortezza, è da sapere che maggior parte delle predette forme si possono applicare, secondo che il sito richiedesse: ma due cose sono specialmente da considerare. La prima, che i fondamenti delle torri, dove percuotono le onde, siano fortemente scarpati a calice con grande sporto1 siccome di sopra è detto in alcun luogo, e nel seguente libro si dichiarerà. La seconda, che le entrate ed i soccorsi delle rocche siano adattati in modo che per terra per via fatta di pali o muri, e per mare per un medesimo luogo si entri; come si può comprendere per il disegno.


ESEMPIO LX.

Caso di una fortezza quadrilatera battuta a due angoli opposti e non avente che due torroni soli agli estremi di una diagonale. (Tav. XXVI, 2).

Non piccola dubitazione insorge nelle menti degli architetti quando fusse una fortezza quadrata, che da due angoli oppositi solo potesse essere dalle macchine offesa2, volendo fare due torroni in tutto e non più, e domandano alcuni in questi studi esercitati, se si devono fare negli angoli dalla parte più debile, ovvero nei due della parte sicura. Ad alcuni pare che si debbano nella parte sicura fondare, perchè, benchè per spazio di tempo gli angoli del muro semplici fossero dalle bombarde messi in ruina, nientedimeno per i torroni tutto il muro sarà difeso; secondariamente, perchè se il torrone fusse locato nella parte debile, e se fusse messo in terra dalle bombarde, quella parte nè dal

  1. Vedi l’Esempio III.
  2. Le parole del cod. Sanese (f.° 40 v.°) indicano quasi che sovra questo tema si fosse disputato a que’ tempi. «Grande altercazione è intra molti che alcuna volta hanno el discorso loro exercitato in simili difese et offese di terre et fortezze ponendo uno caso ec.».