Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
un re alla stazione di Mosca, da una folla di seguaci futuristi che ignoravo. Otto conferenze a Mosca, a Pietrogrado. Tutte le vetrine di quella città, piene di fotografie e di caricature che rappresentano due Marinetti: uno bersagliato coi pomodori in Italia, l’altro assalito in Russia da uno strano frutteto di cuori femminili.
In Italia si svolgono le battaglie futuriste, con Pratella all’assalto dei Conservatoli musicali, con Balla, Folgore e Cangiullo all’assalto della musoneria romana, con Papini e Soffici a Firenze, in tutta Italia con Settimelli, Bruno Corra, Mario Carli, Cangiullo, per il trionfo del Teatro sintetico.
Con Boccioni, Russolo, Carrà, Pratella e Settimelli invado l’Università di Bologna nella quale, occupata militarmente da noi, svolgiamo per quattro giorni dei corsi di futurismo liberatore. Scoppiano le nostre lotte per il nostro intervento nella guerra mondiale. Organizzo con Boccioni e Russolo le due prime dimostrazioni contro l’Austria durante la battaglia della Marna. Otto bandiere austriache bruciate in Piazza del Duomo a Milano. Le pago con cinque giorni di carcere a S. Vittore. Altro arresto a Roma con Mussolini, Settimelli, Balla. Cinque mesi di battaglie a legnate e revolverate contro neutralisti.
Mi faccio operare dell’ernia per partire coi futuristi nel Battaglione dei volontari ciclisti. Trasformato in alpino, con Boccioni, Sant’Elia, Russolo, Funi, Erba, all’assalto di Dosso Casina. Bombardiere alla Vertoiba e a
16 |