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[§ 58-60] introduz. alla scienza sociale 83

nelle classi inferiori, invade poco a poco le classi superiori, in cui tornano ad avere vigore sentimenti religiosi. E poi da capo quei nuovi sentimenti si affievoliscono come si erano affievoliti gli antichi. Principiasi così un nuovo ciclo simile a quello già descritto. Per tal modo hanno luogo assai generalmente le variazioni ritmiche che già da tempo furono osservate nell’intensità dei sentimenti religiosi1.

59. Badisi che discorriamo di sentimenti, e che non si debbono confondere colla forma che quei sentimenti possono assumere. Spesso accade che la reazione popolare, mentre rinvigorisce, esalta, i sentimenti religiosi, dà ad essi nuova forma; onde non torna l’antico fervore religioso, ma ne sorge uno nuovo. E pongasi altresì mente di non confondere i sentimenti religiosi col culto; questi possono decadere e quello fiorire. Nemmeno si creda che i sentimenti religiosi abbiano necessariamente per oggetto un dio personale; basti l’esempio del buddismo per toglierci da così grave errore; sotto i nostri occhi poi abbiamo il socialismo, che è diventato propriamente una religione (§ 85 nota).

60. Se le classi superiori potessero e volessero tenere per sè il frutto dei loro ragionamenti, quel seguito di azioni e di reazioni sarebbe forse meno frequente e meno intenso. Ma, per le circostanze stesse del vivere sociale, riesce difficile che le classi superiori possano ciò fare, e neanche fanno quel poco che possono; perchè, oltre a coloro che la propria classe tradiscono per procacciarsi illeciti guadagni, altri individui, materialmente onesti, appartenenti alle classi superiori, sono sospinti dalla


  1. Systèmes socialistes, I, p. 39.