Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
52 | introduz. alla scienza sociale | [§ 21-23] |
zioni logiche che a noi può piacere di creare tra i sentimenti, e le relazioni di fatto che tra essi esistono; ossia come al solito, distinguere le relazioni soggettive dalle oggettive.
22. Supponiamo che un uomo abbia certi sentimenti A, B, C..; se per sussistere insieme fosse necessario che tra di essi esistesse un nesso logico, i due problemi ora distinti si ridurrebbero ad uno. Ecco perchè solitamente si fa tale riduzione. È comune opinione, o implicita od esplicita, che gli uomini sono guidati solo dalla ragione, e che perciò tutti i loro sentimenti sono logicamente congiunti; ma tale opinione è falsa e smentita da infiniti fatti, che ci portano nella direzione dell’altro estremo, al quale per altro sarebbe pure errore il giungere: cioè ci portano a ritenere che solitamente l’uomo è guidato esclusivamente dai sentimenti anzichè dalla ragione. Quei sentimenti hanno origine dall’indole dell’uomo combinata colle circostanze tutte in cui ha vissuto, e non ci è lecito affermare a priori che tra di essi vi sia un legame logico. Tra la forma del becco del fagiano e la qualità del suo cibo corre una relazione logica; ma questa non esiste, o almeno è ignota, tra quella forma del becco ed il colore delle penne del maschio.
23. Il problema posto al § 21 si bipartisce quindi nel modo seguente: 1.° supposto che (badisi a tale premessa) si voglia dimostrare logicamente che l’uomo deve seguire certe norme morali, quale è il ragionamento che nella forma appare più rigoroso? 2.° I sentimenti religiosi, o per restringere un poco il problema forse troppo lato, i sentimenti determinati da una religione positiva con un Dio personale, sentimenti che diremo A, sono essi sempre, o solitamente, accompagnati in un individuo dai senti-