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[§ 20-21] | introduz. alla scienza sociale | 51 |
meno sottomettono i fatti, e vogliono dimostrare che l’evoluzione si compie nel senso da loro desiderato e propugnato. Non ostante i loro lavori hanno assai giovato alla scienza, principalmente pei fatti raccolti, ordinati, illustrati, ed anche perchè quel genere di studii ha finito col far nascere l’abitudine di considerare, almeno in piccola parte, oggettivamente tali sentimenti. In ogni modo, l’evoluzione o la storia di quei sentimenti è quanto in sociologia vi è più noto — o forse meglio direbbesi: meno ignoto — onde, poichè qui disponiamo di poco spazio, sarà la parte sulla quale meno ci fermeremo, volgendoci di preferenza ad altre parti meno note; e queste neppure possiamo trattare di proposito, ma esamineremo alcuni casi particolari che ci porgeranno esempi dalle teorie generali.
21. Sulla relazione tra i sentimenti religiosi ed i sentimenti morali si contende da molto tempo, e le due opinioni estreme sono: 1.° che la morale è un’appendice della religione; 2.° che invece la morale sta da sè: onde sorge la dottrina detta della «morale indipendente».
Giova tosto notare che in tale contesa vi è un dietro-scena. Chi difende la prima opinione vuole dimostrare l’utilità della religione, come creatrice della morale; chi difende la seconda opinione mira a mostrare l’inutilità della religione; o, per dire meglio, di una certa religione, che a lui non piace. Lasciamo per ora stare tale considerazione; ed esaminando il problema intrinsecamente, vedremo che è mal posto, poichè riunisce in uno due problemi diversi e che, come ora osserveremo, possono avere diversa soluzione. Occorre cioè, in questo come in ogni altro caso simile, distinguere le rela-