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[§ 68-70] | fenomeno economico concreto | 487 |
esistono, poichè quei paesi differiscono per molte altre circostanze. Si può solo, ma con prudenza, instituire quel paragone per uno stesso paese, e per uno spazio di tempo che non superi due o tre anni, quando passa dalla protezione al libero-cambio, o viceversa. In tali casi, le altre circostanze variano poco di fronte al variare di quella dell’esistere la protezione, o il libero-cambio, onde si può, con qualche probabilità, assegnare il variare degli effetti al variare della circostanza che muta maggiormente.
69. Per tale modo si ha la conferma pratica che la protezione, riducendo le importazioni, riduce del pari le esportazioni. Tale fenomeno è stato osservato in molti casi e per molti paesi1.
70. Come conseguenza di quanto dicemmo al § 68, è errato citare la prosperità degli Stati Uniti come prova dell’utilità della protezione, oppure la prosperità dell’Inghilterra come prova dell’utilità del libero-cambio2.
Egualmente il paragone tra Inghilterra e Germa-
- ↑ Cours, § 881.
- ↑ Perciò è errata la proposizione del Cours, § 891: «L’Angleterre, grâce à sa fidélité aux principes de l’économie politique libérale, continue à voir sa prospérité augmenter...». L’autore ha avuto torto di accogliere, senza sottoporla ad una disamina sufficientemente severa, una proposizione che aveva corso tra gli economisti liberali, e che ad essi pareva assiomatica. Inoltre, egli si esprime male, poichè è bensì vero che, quando egli scriveva, l’Inghilterra aveva il libero cambio ed un sistema monetario secondo i principii dell’economia liberale; ma già principiava a spuntare il socialismo municipale, che poi tanto progredì, e fioriva pure il vincolismo umanitario; onde, per essere preciso, l’autore non doveva discorrere in modo assoluto dalla fedeltà dell’Inghilterra ai principii dell’economia liberale.