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[§ 32] | fenomeno economico concreto | 459 |
Les déténus ont été mis en liberté ce soir, à neuf heures et demie. C’est le procureur de la République lui-même, qui est allé à la maison d’arrêt remplir les formalités de la levée d’écrou. La nouvelle de l’élargissement des prisonniers a causé parmi les ouvriers la joie la plus grande».
Del rimanente è cosa solita che gli scioperanti, per tornare al lavoro, impongano che sieno messi in libertà quelli che tra loro furono arrestati e condannati dai tribunali; ed il governo umilmente obbedisce.
Nel maggio 1905, a Limoges, consenziente la forza pubblica, che assisteva inerte e benevola, gli scioperanti strinsero d’assedio, per parecchi giorni, l’officina e la casa Beaulieu, ove undici persone, fra le quali quattro bimbi, pativano la fame. Il sindaco, e deputato socialista, s’inframmise; ma colle buone, e pregava quegli egregi scioperanti e malfattori che lasciassero entrare nella casa stretta d’assedio almeno un poco di pane, per sfamare gli assediati, ma gli assedianti, aggiungendo lo scherno al mal fare, concessero solo che si potesse nella casa recare un unico pane per quegli undici affamati. Costoro, ammaestrati dai fatti di Cluses, non tentarono nemmeno di difendersi; se avessero tentato il menomo atto in quel senso, la forza pubblica si sarebbe subito mossa, li avrebbe arrestati, e sarebbero stati condannati dal tribunale, come intervenne ai disgraziati industriali di Cluses (II, 92). Un bambino, figlio del portiere, stretto dalla fame, volle andare a cercare un poco di latte. Fu percosso dagli scioperanti protetti dalle autorità, ed ebbe due coste fratturate; nè di ciò paghi, gli scioperanti, colla violenza, respinsero il medico che voleva andare a curare quel misero infermo.