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414 la popolazione [§ 115-116]

vere; ora, in qualche paese democratico, pare avere principio un fenomeno direttamente contrario. Non abbiamo mai potuto osservare, per un tempo assai lungo, uno stato di cose in cui il governo rimanesse neutro, e non aiutasse questi a spogliare quelli, o quelli a spogliare questi. Non possiamo quindi, col solo empirismo, decidere se la soverchia forza dell’elemento di stabilità e di contrasto alla selezione degli elementi degli strati inferiori aveva origine dall’istituzione della proprietà privata, o dalla prepotenza politica delle classi superiori. Per potere rettamente concludere sarebbe necessario di disgiungere quei due generi di fatti, ed osservarne separatamente gli effetti.

116. Traduzione soggettiva dei fatti precedenti. — Sinora abbiamo considerato i fenomeni in modo oggettivo: ma essi si presentano in modo ben diverso alla coscienza ed alla conoscenza dagli uomini. In altro luogo1 già esponemmo come la circolazione delle élites si traduceva soggettivamente; onde qui sorpassiamo sull’argomento. In generale gli uomini sono tratti a dare alle loro rivendicazioni particolari la forma di rivendicazioni generali. Una nuova aristocrazia che vuole soppiantare un’antica aristocrazia, suole dar battaglia non in nome proprio, ma in nome del maggior numero della popolazione. Un’aristocrazia che sorge, ha spesso la maschera della democrazia (II, 104).

Lo stato mentale prodotto dall’accumularsi di ottimi elementi negli strati inferiori, di elementi decaduti negli strati superiori, si è spesso manifestato con teorie religiose, morali, politiche, pseudoscientifiche, sull’eguaglianza degli uomini. Onde


  1. Systèmes, I, p. 34.