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340 l’equilibrio economico [§ 38-43]


Occorre fare un esperimento per vedere se, fermi rimanendo i baratti come si eseguiscono, si possono ad essi aggiungere (badisi bene, aggiungere, non sostituire) altri baratti, fatti a prezzi costanti, i quali contentino tutti gli individui. Se sì, l’equilibrio non ha luogo come quando esiste la libera concorrenza, se no, esso ha luogo in quelle condizioni.

39. Equilibrio della produzione. — Occorre qui distinguere più casi:

1.° Prezzi di vendita costanti. (α) Coefficienti di produzione variabili colla quantità totale, cioè merci di cui il costo di produzione varia colla quantità. (β) Coefficienti di produzione costanti colla quantità; cioè merci di cui il costo di produzione è costante. 2.° Prezzi di vendita variabili.

40. 1.° (α) Questo caso dà luogo alla fig. 46 (§ 4). I punti c, c' di equilibrio non sono quelli che dànno il massimo di ofelimità nella trasformazione (App., 34). Quindi ci può essere un punto che non sia sulla linea delle trasformazioni complete e tale che in esso abbia un utile l’impresa della trasformazione, mentre i consumatori stanno meglio che in c, c'. Tale caso, in pratica, si verifica qualche volta pei trusts.

41. 1.° (β). Vi si riferisce la fig. 44 (§ 1). Il punto c di equilibrio dà il massimo di ofelimità per le trasformazioni (App., 34).

42. 2.° I prezzi variabili possono essere tali da portarci ad un fenomeno analogo a quello del caso 1.° (α).

Ma, se si può disporre di quei prezzi per ottenere il massimo di ofelimità nelle trasformazioni, si può per tal modo raggiungere il punto c, fig. 51, che dà tale massimo (App., 34).

43. Se si segue la via a m c delle trasformazion