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[§ 7-10] l’equilibrio economico 329


7. Se chi consuma è la stessa persona che produce, e, se non ha fissato a priori la via da seguire (App., 33), segue la linea delle trasformazioni complete, senza curarsi d’altro, e si ferma nel punto e, fig. 46, ove detta linea è tangente ad una curva di indifferenza dei gusti t. L’essere diverso il punto e dai punti c e c' dipende dall’essere diversi i generi dei sentieri seguìti.

Nel baratto con prezzi costanti, i sentieri seguiti sono m c, m c'; quando il produttore si confonde col consumatore, il sentiero seguito è la retta spezzata m h e (V, 97).

8. Tale via si potrebbe anche seguire nel baratto. Per esempio, un oste si fa pagare dagli avventori: 1.° una somma fissa per le sue spese generali e il suo utile; 2.° il semplice costo dei generi che somministra loro. In tal caso l’avventore segue una via simile a m h k.

9. Si noti che il punto e è più alto dei punti c, c'; cioè che l’avventore gode maggiore ofelimità in e.

La stessa cosa si vede praticamente, senza avere bisogno di teorie. Un oste si fa pagare 4 lire una bottiglia di vino, di cui 2 lire vanno per le sue spese generali ed il suo utile, e 2 lire sono il prezzo del vino. Un avventore beve una sola di quelle bottiglie, perchè, per una seconda bottiglia, sarebbe disposto a spendere 2 lire, ma non 4 lire. Ora l’oste muta il modo di fare i conti. Si fa pagare da ogni avventore 2 lire; e poi dà loro quante bottiglie vogliono a 2 lire. L’avventore considerato berrà due bottiglie. Quindi egli si procurerà maggior piacere, mentre l’oste guadagnerà come prima.

10. Torniamo al caso del produttore che ha podestà di costringere i consumatori a scendere sino in d. Supponiamo che esista un sindacato il quale