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324 | gli ostacoli | [§ 94-96] |
grano ad esempio, sia prodotta su terre di fertilità decrescente; 2.° si suppone che l’ultima porzione della merce sia prodotta su una terra che dà una rendita zero. Poichè il prezzo della merce è unico, esso è determinato dal costo di produzione, eguale al prezzo di vendita di quell’ultima porzione, e quel prezzo non varierà evidentemente se, per le prime porzioni, la rendita, invece di essere riscossa dal proprietario, è riscossa dall’imprenditore; sarà semplicemente un regalo fatto a quest’ultimo.
95. Vi è da osservare su ciò che la seconda ipotesi spesso non è vera; e che la rendita può esistere per tutti i possessi. Inoltre, concedendo che siano vere le ipotesi fatte, si osservi che, se il possidente fosse ad un tempo l’imprenditore e il consumatore, la rendita dovrebbe necessariamente essere dedotta dal costo di produzione. Abbiamo, per esempio, due terreni che, con 100 di spesa ognuno, producono il primo 6 di grano; il secondo, 5 di grano; il prezzo del grano è 20 lire. Il primo terreno ha una rendita di 20, il secondo, di zero. Coll’ordinamento in cui c’è un possidente, un imprenditore, un consumatore, il consumatore paga 220 lire per 11 di grano; di quella somma 20 lire vanno al possidente come rendita, 200 lire sono spese. Il costo di produzione, per l’imprenditore, eguale al prezzo di vendita, è 20.
Se c’è una sola persona, che è possidente, imprenditore, consumatore, quella quantità 11 di grano è prodotta colla spesa di 200, e perciò ogni unità costa 18,18. Il costo di produzione è dunque diverso da quello che era precedentemente.
96. Giova vedere la relazione di questo caso particolare colla teoria generale della produzione (III, 100).