Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[§ 6-8] | gli ostacoli | 275 |
le imprese; m, m', m'', m'''... n, n', n'', n'''... sono gli individui. Parte di quegli individui, per esempio Fig. 40m, m', m'', n, n', n'', provvedono di certe cose l’impresa A (penismo di lavoro, risparmio, ecc.); e possiamo figurare certi rigagnoli, che movendo da quegli individui, vanno a versarsi in A, ove pure giungono prodotti di altre imprese. Può darsi che i prodotti di A non sieno adatti direttamente al consumo; in tal caso da A esce un fiume di prodotti che si partiscono altre imprese A', A''. Gli individui m, m'.... ricevono i prodotti che consumano, sia da quelle imprese A', A'', sia solitamente da altre A'''... Quelle circolazioni s’intrecciano in modo quasi inconcepibile, tanta e tale e la varietà che presentano. Per solito un operaio provvede del suo lavoro una sola impresa, e riceve prodotti da moltissime altre, che possono non avere la menoma relazione diretta colla prima. Occorre trovare il bandolo di quella matassa tanto intricata, e procurare di ridurre il fenomeno ai suoi elementi.
7. Per ciò fare, considereremo separatamente una impresa, vedremo cosa riceve e cosa dà, valuteremo l’entrata e l’uscita, e studieremo il modo col quale regola la produzione.
8. Il fine a cui intende l’impresa. — Giova tosto fare una distinzione eguale a quella già fatta per l’individuo (III, 40). Abbiamo cioè due tipi di fenomeni: (I) L’impresa accetta i prezzi del mercato senza tentare di modificarli direttamente: sebbene