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[§ 45-47] | i gusti | 259 |
45. Inoltre, se si eccettuano i pochi fatti notati al § 34, si può osservare che per compensare ai mancanza di una piccola quantità, sempre la stessa, di una data merce, ne occorre tanto meno di un’altra, quanto più si possiede della prima. Da ciò segue che le linee di indifferenza sono sempre convesse dalla parte degli assi, e hanno forme come t, e che non hanno mai forme come s, s' (fig. 29). Perchè avessero tali forme, sarebbe necessario che si riferissero ad una merce di cui ogni unità diventa più preziosa quanto maggiore è la quantità di detta merce a disposizione dell’individuo. È manifesto che tale caso è molto eccezionale.
46. Quando si considerano più merci A, B, C.... non si può più propriamente discorrere di linee di indifferenza; ma esistono proprietà analoghe a quelle ora accennate, e che sono molto utili per la teoria.
Una qualsiasi di quelle merci, A per esempio, si può scegliere come moneta. Delle altre, parte saranno vendute, parte comprate; si possono considerare separatamente le quantità di moneta che occorrono per quelle compre, o che si ricavano da quelle vendite; togliendo dalla somma del ricavato dalle vendite la somma delle spese, si avrà la quantità di A che ha fruttato quell’operazione complessiva, o viceversa.
Se si paragona A successivamente a ciascuna delle merci B, C...., si avranno linee di indifferenza, godenti di proprietà identiche a quelle già dichiarate.
47. Inoltre: 1.° Se nel totale si ha una certa